archivio2017

Milan: Montella è salvo, ma la strada è ancora lunga

Edoardo Lavezzari

La vittoria di ieri contro il Sassuolo ha schiarito il cielo in casa rossonera. Montella ha rinsaldato la sua posizione, ma il lavoro da fare è ancora tanto

Diciannove punti in 12 partite. Pochi se ti chiami Milan, pochissimi dopo una sessione estiva di calciomercato da oltre 230 milioni di euro. Eppure il Milan e Vincenzo Montella possono tornare a sorridere. In campionato, dopo un periodo di crisi che ha fatto perdere ai rossoneri il treno delle prime della classe, sono arrivate due vittorie nelle ultime tre partite, inframezzate però dalla sconfitta interna con la Juventus. Un bottino che ha permesso ai rossoneri di tornare al settimo posto in classifica, in zona Europa League, ma soprattutto di guardare al futuro con un po' più di tranquillità. Ad esultare è soprattutto lui, Montella, che è riuscito a salvare la sua panchina e lo ha fatto con le sue idee, insistendo su quel 3-4-2-1 proposto nelle ultime settimane.

Il tecnico, però, sa benissimo che le difficoltà non sono sparite di colpo: "Sono contento, c'è tanto su cui migliorare a volte ci mancano spensieratezza e coraggio, ma la squadra ha dimostrato qualità importanti, possiamo e dobbiamo crescere ancora tanto" ha dichiarato Montella nel e questa consapevolezza il punto da cui ripartire, su cui costruire il Milan del futuro. Se è vero, infatti, nel che nelle ultime due partite i rossoneri sono riusciti a non prendere gol, è anche vero che il Milan fatica davvero tanto a costruire azioni importanti e che l'attacco con punge come dovrebbe. appare in difficoltà, come anche i giovani André Silva e Cutrone, a secco e mai pericolosi contro il modesto AEK Atene. Fortunatamente per i rossoneri è in grandissimo spolvero, ma non si può pensare di affidarsi sempre allo spagnolo per risolvere le partite. Un altro equivoco che andrà chiarito piuttosto in fretta è quello legato a Calhanoglu, che continua ad essere un oggetto misterioso. Tanto talento, tante prestazioni opache fin qui per l'ex Bayer. Che dire, infine, di Lucas Biglia? Doveva essere il faro del centrocampo, ma non riesce a incidere. Al suo ritorno, smaltito l'infortunio, rischia di ritrovarsi riserva, superato da un Montolivo in crescita.

All'ex allenatore di Fiorentina e Sampdoria, insomma, il lavoro non manca, già a partire da queste due settimane, che porteranno a Napoli-Milan, una partita fondamentale per i rossoneri, che dovranno dimostrare di aver superato il complesso di inferiorità nei confronti delle big del campionato: il "Diavolo" fin qui non ha vinto nemmeno uno scontro diretto, nonostante prestazioni molto generose e la tendenza, se davvero si vuol provare a riaprire la corsa per il quarto posto, dovrà cambiare al più presto.

TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:

SEGUICI SU:  ///  ///  ///  /// 

SCARICA LA NOSTRA APPiOS /// Android