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Al Forte Village di Santa Margherita di Pula, in Sardegna, è in programma l'incontro annuale del Milan con i suoi sponsor. All'evento è presenta anche Vincenzo Montella, il quale, intervenuto per spiegare come è riuscito a fare gruppo a Milanello nel breve volgere di una sola stagione, ha anche ironizzato (ma neanche così tanto) con gli sponsor sulla questione mercato.
“Sono fiero che si sia creata una squadra, è la mia soddisfazione più grande. Ad inizio anno c’erano grandi perplessità, ma la squadra aveva grandi motivazioni, soprattutto chi era qui già negli anni scorsi. A certi livelli, per qualsiasi azienda, sia fondamentale la gestione delle persone e del gruppo. Fin dal primo giorno ho detto ai ragazzi che dovevamo portare avanti tutti insieme la stessa idea. Io mi comporto in maniera diversa con ogni giocatore perché devo capire le loro esigenze e valutare il loro carattere. Sono molto intransigente sul lavoro in campo, anche se un giocatore non è contento non deve far pesare la sua insoddisfazione sul gruppo – ha detto Montella -. Il calciatore che gioca meno deve fare il tifo per i suoi compagni e per la squadra perché se il Milan fa un punto in più quel giocatore poi avrà più mercato. Io sono riuscito a trasmettere questa cosa ai ragazzi. Poli, per esempio, l’ho inserito a Bologna e ha fatto bene anche se eravamo in 9, così come un esempio può essere Honda. La gestione del gruppo da parte di un allenatore deve essere coerente e lineare. Se non avete domande approfitto per chiedervi qualcosa di più a livello economico – ha concluso Montella -, così ci togliete dall’imbarazzo di scegliere tra Morata e Belotti: se date più soldi possiamo prenderli tutti e due”.
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