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Milan, niente alibi: con questo atteggiamento si va in Europa

Redazione

Il Milan ha dimostrato di potersela giocare con tutti con grande cuore. Solo un episodio arbitrale nel finale ha negato un grande risultato.

E’ servita una controversa decisione arbitrale, maturata a tempo ampiamente scaduto, per interrompere ieri sera, allo Juventus Stadium, la striscia positiva di cinque risultati utili consecutivi del Milan, serie che ha fruttato ben 13 punti su 15 disponibili. Una sconfitta forse preventivata, quella giunta al termine del quarto scontro stagionale con la corazzata bianconera di Massimiliano Allegri, ma che ha lasciato profonda amarezza per la rete decisiva subita da Joya Dybala su calcio di rigore, il terzo consecutivo fischiato ai bersagliati rossoneri.

Eppure il Milan di ieri sera ha, per lunghi tratti dell’incontro, giocato alla pari con la Juventus: con maggiore convinzione, soprattutto nella parte centrale della ripresa, e con qualche protagonista al posto giusto (quanto sono mancate la personalità e il senso del gol di Suso e Carlos Bacca…), i rossoneri avrebbero potuto anche pensare al colpaccio. Al termine della gara Vincenzo Montella, ancora scosso per l’incredibile atteggiamento arbitrale, ha tuttavia mostrato maturità e serenità di giudizio, virtù necessarie per aspirare alla crescita che persegue per il suo club.

Nessuna polemica, anzi le scuse da parte del tecnico campano per alcuni comportamenti un po' sopra le righe da parte dei suoi ragazzi oltre alla consapevolezza, venata di rammarico per il punto perso che potrebbe pesare nella corsa finale all’Europa League, di avere un gruppo che, dice Montella,”non crolla mai ed è unito”.

Le qualità morali di questo gruppo paiono addirittura più forti delle lacune tecniche e dei molti infortuni che privano la squadra di uomini fondamentali: la capacità di sacrificio dei ragazzi, spesso chiamati ad interpretare moduli tattici originali, la volontà di mettersi al servizio della squadra e l’umiltà  di capire gli errori e di rimettersi in discussione, sono il frutto del duro lavoro di Montella, che ha saputo creare uno spirito di squadra come da tempo non si vedeva al Milan.

Il cuore mostrato ieri, culminato nell’emozionante bacio allo stemma rossonero di Donnarumma a fine gara, è di buon auspicio per la volata all’Europa: sfruttando un calendario relativamente agevole, che contrappone il Milan, nelle restanti 10 gare di campionato, oltre agli scontri diretti con Inter, Atalanta e Roma,  a 7 formazioni di modesto livello o comunque senza particolari ambizioni, i rossoneri, spinti dai gol del ritrovato Bacca, dalle personalità di Josè Sosa e Gerard Deulofeu in mezzo al campo e da un solido pacchetto arretrato guidato dal favoloso Gianluigi Donnarumma, hanno il dovere di crederci fino in fondo.

Eventuali ripercussioni sulla formazione che affronterà il Genoa sabato prossimo a San Siro, causate da qualche legittima…arrabbiatura di ieri seracon la terna arbitrale,non dovranno costituire un alibi: le qualità tattiche di Montella, abile in ogni circostanza a trovare le migliori soluzioni in grado di sopperire a pesanti assenze, costituiscono la miglior garanzia per il Milan per continuare a cullare il sogno europeo.

Enrico Maggioni