COPPA ITALIA, SI PARTE!
Il Milan, all'inizio di questa stagione, per ammissione del suo tecnico Vincenzo Montella, aveva tre obiettivi: il primo, a Doha, è stato centrato; gli altri due rappresentano il ritorno in Europa dopo 3 anni di assenza e, ovviamente, vincere la Coppa Italia, competizione sfuggita ai rossoneri all'ultimo soffio l'annata passata. Ripercorriamo, qui di seguito, la cavalcata milanista quasi perfetta del 2015-2016 a poche ore dall'esordio del Milan nella nuova edizione, questa sera alle ore 21:00 a San Siro .
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FUORI PERUGIA E CROTONE
—L'esordio dei rossoneri guidati proprio dal tecnico serbo, ma giunti decimi in campionato con Filippo Inzaghi in panchina, avviene il 17 agosto 2015 a San Siro, per il terzo turno preliminare. L'avversario è il Perugia, grazie ad un gol di Keisuke Honda al 10' ed al raddoppio, di pregevole fattura, del brasiliano Luiz Adriano al 28'. Prima rete con il Milan per l'ex Shakthar Donetsk. Più di tre mesi dopo, il 1° dicembre dello stesso anno, a Milano arriva, accompagnato da più di cinquemila tifosi, la rivelazione della Serie B, il Crotone, per una partita che vive una vigilia turbolenta, con Mihajlović costretto dalla società a convocare in fretta e furia Riccardo Montolivo e Giacomo 'Jack' Bonaventura, inizialmente lasciati a casa. I calabresi, colpiti ad inizio ripreso da un altro acuto di Luiz Adriano, mettono in serie difficoltà il Milan, pareggiano con Ante Budimir e spediscono la contesa ai supplementari. Qui, è proprio Bonaventura, su punizione, a spedire il Diavolo al turno successivo: il gol è di M'baye Niang a 5' dalla fine dell'extratime.
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LA RABONA DEL PELUCA
—Due settimane più tardi, ottavi di finale del torneo, il Milan gioca allo stadio 'Luigi Ferraris' di Genova, contro la Sampdoria di Vincenzo Montella, e la elimina in virtù di un bel gol di Niang al 50' e, in pieno recupero, del primo sigillo di Carlos Bacca nella competizione nazionale. Un mese di stop, poi, il 13 gennaio 2016, i rossoneri tornano a giocare in Coppa Italia nell'impianto di San Siro: l'avversario è il Carpi di Fabrizio Castori, neopromosso in Serie A. Sembra un impegno piuttosto facile per il Milan, che va in vantaggio al 14' con un bellissimo gol di Bacca, abile a saltare il portiere ospite Zeljko Brkić ed ad illuminare la platea con una rete di 'rabona', colpo di classe nel bagaglio tecnico dei funamboli sudamericani. Neanche un quarto d'ora più tardi arriva la rete di Niang, e la pratica sembra archiviata. Invece, gli emiliani reagiscono nella ripresa, vanno in gol con Matteo Mancosu e tengono in apprensione Christian Abbiati e compagni fino al fischio finale. .
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PIOGGIA DI GOL SUI GRIGI
—Il Milan, va detto, nell'edizione 2015-2016 della Coppa Italia, è piuttosto fortunato nella composizione del tabellone: l'avversario, infatti, del doppio confronto che vale l'accesso alla finalissima dello stadio 'Olimpico' di Roma è l'Alessandria di Angelo Gregucci, compagine di Lega Pro, arrivata incredibilmente fino a questo punto. La gara d'andata si gioca il 26 gennaio allo stadio 'Olimpico' di Torino, poiché il 'Moccagatta', impianto dei 'grigi' piemontesi non è omologabile per questa manifestazione: il Milan fatica le proverbiali sette camicie per vincere l'incontro, portato a casa con uno striminzito 1-0 in virtù di un calcio di rigore procurato da un'incursione di Luca Antonelli . Al ritorno, il 1° marzo 2016, il Diavolo ristabilisce le gerarchie ed i rapporti di forza in campo : apre Jérémy Ménez, raddoppia Alessio Romagnoli, poi segna ancora il francese. Dopo 40', la qualificazione è in ghiaccio. Nel finale di gara, segna ancora il difensore romano (con l'aiuto di una deviazione di Roberto Sabato) ed ancora Balotelli, al suo ultimo acuto con la maglia rossonera. La finale contro la Juventus adesso è realtà.
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BEFFA MORATA: COPPA BIANCONERA
—Roma: 21 maggio 2016, lo stadio 'Olimpico' è il teatro dell'ultimo atto del torneo. Milan-Juventus, grande classica del calcio italiano, vale un trofeo. Il Milan si presenta all'appuntamento con un nuovo allenatore: un mese prima, infatti, Silvio Berlusconi, a sorpresa, ed affidato la squadra al tecnico della Primavera, Cristian Brocchi. Sotto la conduzione di quest'ultimo, i rossoneri hanno vinto appena 2 delle ultime 6 gare rimaste in campionato, ed hanno mancato la qualificazione ai preliminari di Europa League, conquistati dal più costante Sassuolo. La finale di Coppa Italia, dunque, resta l'unica porta possibile per rientrare in Europa: la gara va disputata con animus pugnandi e tutt'altro piglio da Montolivo e compagni. La prestazione del Milan è di ottima fattura: i rossoneri giocano molto meglio della Juventus, vanno vicini al gol in più di un'occasione con Bacca e Bonaventura, dimostrano di non essere così inferiori alla capolista di Serie A e schiacciasassi in Italia. Si va ai supplementari, e quando tutto lascia presagire uno scontato e, a quel punto, giusto esito della contesa ai calci di rigore, Juan Cuadrado si invola sulla destra, mette al centro area un cross tagliato sul quale la difesa rossonera si fa cogliere impreparata: Álvaro Morata, prossimo al ritorno al Real Madrid, lascia il suo segno sulla sua permanenza bianconera anticipando Davide Calabria . Pagata, in finale, la fortuna nei sorteggi durante l'anno. L'auspicio è che quest'anno la storia in Coppa Italia possa essere diversa.
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