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Milan, occhi della tigre e orgoglio: le ricette per la risalita

Redazione

Montella dice di vedere un Milan battagliero. La squadra è sembrata tutt'altro. Orgoglio e voglia di vincere saranno le uniche strade per tornare in alto.

Nella conferenza stampa di ieri Vincenzo Montella è apparso straordinariamente sereno. Se qualcuno l’avesse vista e ascoltata senza sapere quello che sta accadendo attorno all’orbita Milan, non avrebbe assolutamente capito che in realtà la situazione è tutto meno che rosea. La sfida di oggi a Reggio Emilia contro il Sassuolo di Cristian Bucchi potrebbe essere decisiva per il suo futuro professionale ma il tecnico rossonero non sembra preoccuparsene, anzi. Ha comunicato di essere un battagliero e di non temere nulla, tantomeno l’esonero. È apparso sicuro come anche nelle precedenti conferenze stampa del resto: mai un tentennamento, nessun nervosismo, poche preoccupazioni e, soprattutto, zero paura.

Continua a mantenere fede alla filosofia comunicata finora, è sicuro di vedere un cambiamento. Massimiliano Mirabelli in occasione del Derby di Milano ha postato su Twitter una sua fotografia mentre osserva la sessione di allenamento della squadra rossonera prima della sfida contro l’Inter, accompagnata da questa didascalia: "Domenica sarà Derby. In Curva Sud, in Società, nello staff e nei nostri giocatori, voglio vedere gli occhi della tigre! Forza Milan". In alcuni sprazzi del match si sono intravisti questi occhi di tigre, ma non abbastanza. E al fischio di Paolo Tagliavento sono stati gli occhi di Mauro Icardi ad avere meglio.

Una delle domande fatte ieri dai giornalisti ha toccato proprio questo tema. Un giornalista ha infatti fatto notare all’Aeroplanino che, guardando il suo Milan, questi occhi non li vede affatto. Che vede solo una squadra impaurita e spaesata. Puntuale la risposta del tecnico che replica dicendo di vedere una squadra battagliera. Ma la squadra che tutti noi abbiamo visto giovedì sera contro l’AEK Atene è sembrata tutto meno che battagliera. Una squadra senza personalità, senza idee, senza gioco, senza niente. E forse, neanche poi tanto squadra. L’Aeroplanino al Mapei Stadium dovrà affrontare una tradizione non favorevole contro i neroverdi, già giustizieri di Massimiliano Allegri e Clarence Seedorf. Solo con la voglia, l’impegno e l’orgoglio sarà possibile avere il tanto agognato cambio di tendenza di cui parla spesso, speriamo di vederlo già domani. Intanto, sapremo se la squadra è davvero con lui oppure no. Che non è poca cosa. Per gli occhi di tigre credo ci vorrà ancora un po’ di tempo, finora quelli che abbiamo visto sono più

simili a quelli del bradipo.

Deborah Maria Della Valle

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