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La fine dell'era Berlusconi si avvicina: entro il 3 marzo, la holding di famiglia, la Fininvest, si disimpegnerà completamente dal Milan, cedendo l'intero pacchetto azionario (pari al 99,93% del totale) alla cordata di Pechino guidata da Sino-Europe Sports. La Repubblica, sull'edizione cartacea odierna che rimanda a quella online, parla delle voci riportate ieri da Adnkronos che volevano SES interessata a lasciare il 20% del totale delle quote in mano a Berlusconi: tali voci, ribadisce il quotidiano, sarebbero state smentite direttamente e prontamente da Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, che rimarrà comunque Presidente Onorario e continuerà a punzecchiare Montella per il modulo senza trequartista. Il calo imprevisto nel girone di ritorno (2 punti in 5 turni), ha aumentato i dubbi di Berlusconi, ma il tecnico rossonero ha dalla sua parte la nuova proprietà e la squadra: nel corso del vertice di Arcore, Fassone ha difeso a spada tratta l'Aeroplanino, che da far suo ha tutta la squadra dalla sua parte. "Riuscire a fare, in queste condizioni, quello che la squadra ha fatto vincendo a Bologna in 9 contro 11 e pareggiando in casa di un'avversaria forte come la Lazio è una dimostrazione di grande attaccamento e cuore. Possiamo qualificarci per l'Europa League. Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi, mi fanno emozionare", ha detto nella conferenza post Lazio-Milan, conscio che una squadra che riesce sempre a fare rimonte insperate e a tirar fuori l'orgoglio potrà sicuramente lottare fino all'ultimo per l'Europa.
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