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Continua il momento no del Milan che anche contro la Juventus non riesce ad andare a rete ed è costretto a subire la doppietta di Gonzalo Higuain che lo condanna alla sconfitta.
Quello visto ieri a San Siro è stato comunque un buon Milan, ma la differenza tecnica nei singoli, ha determinato il risultato finale. Per i rossoneri è palese la mancanza di un grande bomber che possa risolvere o sbloccare la gara nei momenti difficili e, soprattutto, quando le occasioni sono poche. La dimostrazione di questo è stata la prestazione dell'attaccante milanista Nikola Kalinic, buona dal punto di vista del sacrificio e della corsa, ma deficitaria in quello della concretezza. Il Milan si conferma quindi come una squadra dalle enormi difficoltà nell'andare a rete, a fronte di una difesa che ancora sembra lontana dall'essere perfetta.
I numeri parlano chiaro: in queste prime gare stagionali, esattamente 11, i rossoneri sono andati in rete sedici volte, subendone altrettanto e soprattutto contro quelle che, almeno ad inizio stagione, dovevano essere le dirette concorrenti alla qualificazione alla prossima Champions League. Nello specifico, il Milan ha già perso cinque volte: quattro gol subiti dalla Lazio contro l'uno realizzato, due dalla Sampdoria e dalla Roma senza segnare, tre dall'Inter segnandone due e, appunto, i due di Higuain ieri sera. Totale, 13 gol subiti in 5 gare, a fronte dei tre segnati. Troppo poco per chi vuole tornare in Champions dalla porta principale.
Urge quindi un cambio di tendenza, e anche alla svelta. Il mercato estivo, con i tanti soldi investiti su Kalinic ed André Silva, non sembra aver coperto una lacuna che mancava anche nella scorsa stagione. Il dubbio di molti è sempre lo stesso, meglio investire su tanti buoni giocatori e su pochi top player? Per il momento, la strategia rossonera sembra non aver pagato. Montella ha parlato di sfortuna ma anche del fatto che i grandi giocatori non sarebbero venuti in un Milan senza Champions. Le chiacchiere comunque ora sono a zero: già dalla prossima gara contro il Sassuolo, il Milan deve ritrovare quella concretezza offensiva necessaria per vincere le gare. E perché non farlo con Patrick Cutrone, che ad ogni gara sembra mangiarsi letteralmente il prato verde?
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