Se André Silva è stato il più pagato, e, senza dubbio, il più 'europeo' (sei gol su sei gare di Europa League tra turni preliminari e fase a gironi) e Nikola Kalinić il più esperto, bravo a far giocare bene i compagni ed il più rodato in Serie A (doppietta all'Udinese), sicuramente, come sottolineato dall'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', Patrick Cutrone è il più ecumenico degli attaccanti rossoneri.
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Milan, pronto intervento Cutrone: se c’è un’emergenza, segna Patrick
Già i cinque i gol stagionali messi a segno dal numero 63, due in Serie A contro Crotone e Cagliari, e tre in Europa League, contro CSU Craiova, FC Shkëndija nei preliminari e quello di ieri, decisivo per far vincere il Milan contro il Rijeka dopo una doppia rimonta nei minuti finali che aveva avuto dell'incredibile. Quando c'è un'emergenza, il Milan si affida al suo giovane artigliere, classe 1998, ma capace di impressionare tecnico, compagni di squadra e tifosi per il suo saper stare in campo ed essere sempre pronto nel momento opportuno.
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“Segnare così è – ha commentato nel post-partita il personaggio in casa rossonera -, ho tanti sogni ma ora contano solo la fiducia di allenatore e società. Il mio obiettivo è fare gol per aiutare la squadra – ha proseguito Cutrone, le cui parole sono state riprese dalla 'rosea' -, ed a fine anno vedrò dove sono arrivato. Kalinić ed André Silva sono due grandi, io mi trovo bene con chiunque. Ci dovremo aiutare tutti, anche con Suso, per trovare una grande intesa”. Sul blackout che stava condannando il Diavolo all'ennesima serata da incubo, Cutrone ha infine commentato: “Abbiamo calato l'attenzione, ma . Stanchi? No, Montella sa come prepararci al meglio, ”.
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