Quando si affronta una crisi, di solito, si mettono in pratica tre teorie per tentare di sistemare le cose: l’uomo forte al potere, i cambi drastici e la svolta giovane. In casa Milan la crisi va avanti già da un po'. I rossoneri hanno già scelto l'uomo forte, che risponde al nome di Gennaro Gattuso. Ora potrebbe passare alla svolta giovane, soprattutto in attacco, scrive La Gazzetta dello Sport: Patrick Cutrone e André Silva scalpitano. I tifosi li invocano da un po’ perché Nikola Kalinic non è mai stato il loro sogno e i due Under 23 in Europa League hanno fatto vedere si cavarsela, con l'eccezione di Rijeka, in cui tutto il Milan è stato disastroso. Maluccio Cutrone, malissimo André Silva. La differenza tra i due c’è e si è vista spesso.
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Milan, punte in ballo: occasione per Cutrone
La voglia di cambiare, comunque, nasce dalla crisi di Kalinic. La sua media voto supera di poco il 5,5. Sono solo quattro i suoi gol e a squadre modeste (Benevento, Chievo Verona e due all'Udinese). Non raggiunge un tiro in porta a partite. Crea abbastanza per i compagni, ma non convince del tutto e le critiche aumentano sempre più. È l'attaccante titolare del Milan, ma non segna a San Siro dal 17 settembre. Era estate. Decisamente troppo. Eppure Vincenzo Montella e Gattuso lo hanno sempre schierato, anche con il passaggio al 4-3-3. Kalinic sembra immerso in emozioni negative. Il modo in cui ha lasciato il campo a Verona è eloquente: con la squadra in vantaggio ha passeggiato grattandosi la testa. Forse è davvero meglio fermarsi. E così sembra accadrà con l'Atalanta.
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André Silva dovrebbe essere la soluzione più logica: anche a Verona è entrato al posto di Kalinic e finora nelle gerarchie è stato al secondo posto. Il problema è che ultimamente quando ha giocato non ha mai migliorato il Milan. Il portoghese è un ragazzo in difficoltà, con 5,5 di media voto e un dato pessimo dopo 17 partite: zero gol in campionato. Eppure è capocannoniere di Europa League con 6 gol nei gironi più due ai preliminari. In Italia però fa fatica ad adattarsi. Le occasioni create sono pochissime, i tiri in porta appena 4 da inizio campionato. Milan-Atalanta si avvicina e Gattuso qualcosa cambierà. Suso è squalificato e dunque il 4-3-3 non è più un obbligo. Il Milan perde un attaccante esterno che crea superiorità, salta l’uomo e calcia in porta. In teoria ci sono esterni per continuare con il sistema di gioco delle ultime settimane (Giacomo Bonaventura, Hakan Calhanoglu, Fabio Borini).
Eppure contro l'Hellas Verona a sinistra ha giocato Cutrone. Non per forza succederà di nuovo, ma Patrick ha una grande occasione. Spesso i giovani riescono ad emergere in annate complicate, quando i titolari non riescono a incidere. Sarà questo il caso? Cutrone è stato uno dei pochi a salvarsi anche a Verona e in Europa League segna con continuità. È molto più libero di testa dei compagni. Si può tranquillamente pensare che possa giocare dall’inizio almeno una delle prossime due partite, contro l’Atalanta sabato o il Derby di Coppa Italia. Cutrone può strappare la maglia da titolare, coglierà l'attimo?
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