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Milan, tante domande e poche risposte

Redazione

La vittoria con il Bologna potrebbe essere un nuovo punto di partenza. Per la svolta, però, servono conferme e il lavoro che dovrà fare Gattuso rimane enorme. Al momento, infatti, il Milan ha più dubbi che certezze.
01:54 min

Gattuso domenica ha guadagnato i suoi primi tre punti in campionato, affrontando il Bologna di un ex rossonero (Donadoni) e uscendone vittorioso per 2 – 1, ma di certo non si può parlare di una vittoria scaccia crisi. Ora c’è il doppio confronto con il Verona (Coppa Italia domani e campionato domenica), poi il rush finale che chiuderà il 2017: tutte partite da non sbagliare. Il cammino per mister Gattuso è lungo e complicato, tutti si auspicano che apra una nuova era, che la malasorte e la sfortuna vengano sconfitte da un nuovo modulo di gioco che renda la squadra capace di reagire e approdare almeno alla qualificazione per una coppa internazionale. C’è da dire che l’eredità lasciata da Montella è al quanto disastrosa: scarsa condizione fisica, poca concretezza dell’attacco e troppi errori in difesa.

Serve grinta e carattere per rialzare la testa

La speranza dei tifosi è che Gattuso imprima carattere alla squadra e infonda voglia di combattere e di vincere, anche se sono ancora molti gli sguardi persi nel vuoto di giocatori che non hanno trovato la loro dimensione in campo. Qualcuno si è già ripreso,  , altri invece ancora lo devono fare. Possiamo solo essere certi che Ringhio non getterà la spugna, non lo ha mai fatto nella sua carriera calcistica. C’è tanto lavoro davanti a lui e l’apprezzamento dei giocatori e dello staff per il suo metodo di allenamento lascia ben sperare. Non c’è più spazio per l’approssimazione. Prima di tutto è indispensabile ritrovare la migliore forma fisica, poi il bel gioco arriverà di conseguenza. E dovrà giungere insieme ai risultati, perché Rino Gattuso non ha nessuna intenzione di rimanere nella storia degli allenatori del Milan come colui che ha traghettato una squadra disastrata per una mezza stagione calcistica, consegnandola nelle mani di un allenatore di professione, con grande esperienza internazionale, coppe e trofei già vinti.

La squadra c’è, ma dove sono i risultati?

In molti identificano la mancanza di risultati con la scelta di mettere la squadra nelle mani di allenatori discutibili, con un curriculum spoglio di vittorie importanti. In quattro anni i tifosi hanno visto passare 7 allenatori, in molti rimpiangono ancora la squadra di Allegri, in grado di mettere in campo un Milan veramente competitivo dotato di una mentalità vincente.

Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi e Montella incarnano i migliori valori che si possano associare al calcio, ma purtroppo nessuno di loro ha dimostrato di sapere guidare al meglio la squadra. Tutti sono consapevoli che con un allenatore di primissimo livello la resa sarebbe stata ben diversa, perché la squadra c’è, i giocatori sono di buona qualità, devono solo essere messi in condizione di vincere.

Scommetteremmo in un Milan vincente con Rino Gattuso allenatore? Non siamo capaci di rispondere, ma è divertente andare a vedere i pronostici sui siti di scommesse, su questo sitotrovi le recensioni di Betflag, uno dei broker più importanti.

Non dimentichiamoci che il Milan ha dominato il calciomercato italiano, spendendo cifre folli (circa 200 milioni di euro). Cifre che solo squadre come Psg o Manchester City hanno speso, con l’opportunità però di dominare il calcio europeo. L’obiettivo Champions sembra essersi allontanato, il quarto posto è lontano, ma i rossoneri hanno ancora la carta Europa League da giocarsi (ai sedicesimi hanno ). Vincendo la Coppa, potrebbero fare come il Manchester United l’anno scorso e qualificarsi in direttamente in Champions.

Per farlo, serve vincere e mettere a posto i conti. Esistono infatti regole sul Fair Play Finanziario dettate dalla Uefa che le società calcistiche devono rispettare. Il Milan ha presentato un dossier alla commissione Uefa incaricata di supervisionare le scelte finanziarie delle squadre di calcio e nei prossimi giorni riceverà una risposta importante in merito al voluntary agreement, sarà un passaggio cruciale per il Club. Di certo il Milan ha affrontato in modo aggressivo e rischioso i suoi investimenti, se il voluntary agreement fosse rifiutato l’immagine del club subirebbe un nuovo scossone, anche se .

Dal punto di vista pratico nessuno scenario catastrofico, ma alla squadra verrebbe inflitta una penalità da scontare già nel 2018. In questo scenario, il settlement agreement - che la società discuterebbe con la Uefa - potrebbe prevedere una multa, oppure una limitazione sul calcio mercato, o ancora una restrizione sulla rosa di giocatori da schierare nelle competizioni europee.

Cosa ci riserverà il futuro? Il Milan tornerà ad essere competitivo e vincente con Mister Gattuso? Il club merita una punizione per essersi esposto oltre le sue possibilità nella volontà di creare una rosa di calciatori di livello internazionale? Tante domande, poche risposte. Per ora.

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