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Milan, torna Calhanoglu: il turco non può più sbagliare

Edoardo Lavezzari

La squalifica di Suso aiuta Hakan Calhanoglu, che sabato potrebbe avere una chance da titolare. Un'occasione da prendere al volo per scacciare le critiche

Passano le ore e aumentano le chance di vedere Hakan Calhanoglu , sabato pomeriggio, nella sfida tra Milan e Atalanta. Il giocatore turco, fin qui, si è visto pochissimo e anche domenica scorsa, nell'infausta trasferta al Bentegodi che ha visto il Milan perdere 3-0 contro l'Hellas Verona penultimo in campionato, il buon Hakan è rimasto in panchina. Le cose, però, potrebbero cambiare sabato, complice la squalifica di Suso, che proprio a Verona ha preso un rosso diretto che lo terrà lontano dai campi per una giornata.

Del turco, che fin qui ha collezionato 2 reti e 6 assist in 19 presenze complessive (tra campionati e coppe) si è parlato abbondantemente in questi mesi. Del resto da lui ci si aspettava moltissimo. Il talento dell'ex Bayer è sotto gli occhi di tutti, così come lo sono le sue difficoltà a livello emotivo e l'inesperienza dovuta dalla giovane età. Montella, quando chiamato in causa sull'argomento, ha spesso parlato di lui come un ragazzo "sensibile ed emotivo" mentre Gattuso ne ha recentemente lodato le doti al tiro. Tutto questo, però, non basta: il rendimento dell'ex Bayer Leverkusen, finora, è ampiamente al di sotto delle aspettative e anche dalla cifra, importante, messa sul piatto dal Milan la scorsa estate per portarlo in rossonero e non è un caso che su di lui iniziano iniziate a circolare diverse voci di addio già a gennaio, anche a causa di un modulo che non lo valorizza a pieno.

Ecco allora arrivare, sabato in campionato contro l'Atalanta, l'occasione giusta per allontanare ogni voce, prendersi l'applauso di San Siro e soprattutto il Milan, che tanto ha creduto in lui in estate. I problemi muscolari (polpaccio) che lo hanno rallentato nelle ultime settimane sembrano essere un lontano ricordo, ora è arrivato il momento di vedere se la cura Gattuso, almeno su di lui, ha funzionato, ma una cosa è certa: per il numero 10 rossonero il margine di errore è limitatissimo. Il tempo di invertire la rotta è arrivato.

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