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Mondonico: “De Sciglio? Non esistono più le bandiere nel calcio”

Salvatore Cantone

Emiliano Mondonico, ex allenatore di Napoli, Torino e Atalanta, ha parlato della più stretta attualità rossonera, soffermandosi in particolare su De Sciglio

Emiliano Mondonico è stato l'intervistato dal sito milanews.it. Ecco le sue dichiarazioni: "Questo è un campionato assurdo, dove le motivazioni hanno avuto la meglio su tutto quanto. Mi sembra che la maggior parte delle squadre chiudono la stalla quando i buoi sono già fuggiti. Il Milan arriva da questa settimana un po' particolare, ha davanti situazioni che non ha ancora risolto come quella di Bacca. Dopo aver fatto delle ottime cose ognuno sta giocando per conto suo per riuscire a mettersi in evidenza e questo non va assolutamente bene. L'abbiamo visto nella gara contro l'Empoli".

Sulla lotta per l'Europa League: "La Fiorentina è da tutto il campionato che non ha equilibrio, l'Inter è nella situazione come il Milan, ovvero in cui da ormai troppo tempo ognuno gioca per conto suo. La partita si prepara in settimana. Non sono d'accordo con chi si lamenta o meraviglia al termine della partita quando è andata male. La squadra va mandata in campo affamata prima della partita. Dopo è troppo facile e soprattutto non porta nessun miglioramento. Da domenica a domenica tutti dimenticano tutto. Pronostico su chi raggiungerà l'Europa League? In questo momento non c'è una squadra favorita sulle altre, sia Inter che Fiorentina che lo stesso Milan hanno problematiche. Attenzione al ritiro dell'Inter, non sempre è positivo. Spesso diventa controproducente quando non sai cosa dire o quando i giocatori si dividono in gruppetti".

Su De Sciglio: "Non esiste assolutamente quello che è successo nel post-partita. E' un fatto a sè stante ma molto negativo. In questo momento è uscita questa voce con la Juventus e questa sconfitta ha portato a dei grossi malumori tra i tifosi. Bisogna stare attenti a gestire la figura del calciatore, perchè è chiaro che può succedere di tutto. Fino a che non finisce il campionato, non si può assolutamente parlare o pensare di essere da un'altra parte. La vittoria avrebbe fatto dimenticare tutto. La sconfitta chiama in causa tante situazioni negative".

Sul peso della fascia da capitano: "In questo momento penso a un calcio professionale e non più fatto di bandiere. Rispondendo alla tua domanda, quindi, dico di no. La fascia di capitano non pesa più, non ti dà pressioni in più. Purtroppo siamo capitati in un altro modo di fare calcio dove interessano tante altre cose. Portare la fascia può essere un fatto comune, addirittura qualcuno dà la fascia in base al numero di presenze. Il Milan lo fa? A maggior ragione allora il mio discorso è valido sul fatto che la fascia non pesi più. Non sei più il capitano perchè sei il leader, perche sei quello in cui tutti i compagni si riconoscono. La fascia di capitano è importante quando la indossa che è il simbolo della squadra. Purtroppo ce ne sono sempre di meno. Capitano del Milan? Anche per noi allenatori è un problema scegliere il capitano, poi dall'esterno è ancora più difficile. C'è qualcuno che potrebbe aversene a male, soprattutto quelli che hanno più presenze (ride, ndr)".

Su Bacca: "Il Milan ha già cercato di trovargli un'altra squadra prima dell'inizio di questo campionato. E questo è fondamentale. Fare giocare un giocatore consapevole che la società cerca un club per mandarmi via. Anche lo stesso giocatore potrebbe pensare 'mi fai giocare perchè non sei riuscito a piazzarmi, non perchè sono bravo'"

Sulla partita contro l'Empoli: "In questo momento ci sono delle squadre che se le affronti non ci son problemi e altre che, affrontandole, sei obbligato a dare il meglio di te stesso. Tra Palermo e Crotone c'è questa grande differenza, che il Crotone ci crede ancora. Dipende quindi anche dall'avversario. Il Crotone è un avversario difficilissimo da affrontare, penso ci voglia il miglior Milan per vincere".