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Montella a PS: “Bella vittoria, vogliamo l’Europa. Su Bacca e Ocampos…”

Donato Bulfon

Ecco le parole del tecnico del Milan, Vincenzo Montella, rilasciate a Premium Sport al termine della sfida di San Siro tra i rossoneri e il Chievo

Ecco le parole del tecnico del Milan, Vincenzo Montella, rilasciate a Premium Sport al termine della sfida di San Siro tra i rossoneri e il Chievo.

LA GARA - “La squadra ha dimostrato che la salita piace, perché anche se abbiamo avuto la partita sempre sotto controllo, abbiamo fatto una gara da squadra esperta, anche se il Chievo ci ha messo in difficoltà. Poi Bacca l’ha sbloccata e la squadra mi ha piaciuta, anche se potevamo chiuderla sul 4-1. Bacca poteva segnare sulla spizzata di Ocampos, ma va bene cosi, poi ho pensato di toglierlo perché mancava poco ma eravamo stanchi".

L'EUROPA - "Speriamo di entrare in Europa League, per la Champions vedremo. Non è importante adesso stare davanti all’Inter che non è l’unico competitor. Non mi piacerebbe finire davanti all’Inter ma senza Europa. Oggi Roma-Napoli è stata una grande partita, di livello internazionale. Quest’anno per entrare in Champions ci vuole media scudetto e per entrare in Europa ci vuole una media da Champions. Le altre sono forti e l’Atalanta sta facendo benissimo".

I SINGOLI - "Non penso alle diffide altrimenti perdi un giocatore due volte. Se Romagnoli fosse stato ammonito, con la Juve avrebbe giocato un altro. Ocampos? Ha avuto un ottimo impatto. Deve crescere nell’interpretazione dei momenti, ma ha una grande tecnica, prima era un crack, lo seguivo già ai tempi di Firenze. Se avrà continuità nelle scelte può fare la differenza. Non c’erano spazi tra le linee e abbiamo dovuto giocare diversamente dal solito, perché il Chievo ha giocato bene. Nel primo tempo abbiamo creato poco anche perché anche De Sciglio non giocava da tanto a destra ma poi nel secondo meglio".

LA PROSSIMA - "La Juve finora è invincibile ma ci dobbiamo pensare a fare qualcosa di straordinario. Suso non si è stirato ma si è solo indurito il muscolo e ho preferito farlo uscire”.

Emanuele Landi

 

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