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Montella a Sky: “Alcuni giocatori non hanno fiducia. Gli attaccanti devono crescere”

Luca Fazzini

Vincenzo Montella, allenatore del Milan, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine del pareggio contro l'AEK Atene a San Siro: le sue parole

Al termine del deludente pareggio contro l'AEK Atene, il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, ha parlato ai microfoni di 'Sky Sport': "E' un momento complesso. Se avessimo vinto, avremmo respirato un altro entusiasmo. La squadra ha fatto la partita, ma non avendo sbloccato la partita, è diventata complessa. Siamo primi in classifica, l'analisi - anche dei tifosi allo stadio - può essere condizionata dalle tre sconfitte di fila. Non siamo stati capaci di concretizzare, abbiamo creato tanto".

Sul modulo: "Manca la scintilla, manca la vittoria. I ragazzi non sono tranquilli, ognuno vorrebbe fare qualcosa in più. Ognuno vuole dimostrare di essere da Milan, sono un po' bloccati soprattutto nella testa".

Sulle parole di Mirabelli nel pre-partita: "A livello personale c'è un rapporto spendido. Non sono d'accordo che con l'Inter non abbiamo giocato il primo tempo, siamo stati attendisti. E' un grosso pregio giocare 70 minuti meglio della Roma, anche se poi abbiamo perso. Vorremmo sempre vedere il meglio per 95', ma la costruzione di una squadra passa attraverso tanti step, e lo faremo. Tanti di loro non hanno mai indossato una maglia importante come quella del Milan. Chiedo a tutti, anche ai tifosi, di starci vicino. I giocatori hanno una sensibilità particolare e una qualità significativa".

Sulle difficoltà nei primi tempi: "Il primo tempo è stato sottotono, non mi è piaciuta la rabbia, avvenuta nel secondo tempo. Per giocare 95' a certi livelli c'è un percorso personale e di squadra. Il calcio cambia continuamente: se in questo momento decidiamo, anche insieme alla società, di stringerci intorno ai calciatori, otterremo velocemente questo risultato".

Su come intervenire per alzare la qualità: "E' una squadra con qualità, alcuni giocatori cardine non hanno fiducia per far la giocata. Dobbiamo tirarla fuori, giocando in maniera più fluida, gioiosa. I nostri attaccanti sono unici anche in merito al lavoro senza palla, ma devono crescere in fase risolutiva".

Ancora sulle parole di Mirabelli: "Ho un rapporto schietto con lui. Lui non è abituato a perdere, sto facendo fare una pillola da un mio amico farmacista per le sconfitte (ride, ndr)".

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