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Montella boccia Donnarumma capitano e sostiene De Sciglio

Stefano Bressi

Secondo Montella la fascia non è adatta a Donnarumma che è distante da compagni e azione e non può parlare con l'arbitro. Su De Sciglio...

La fascia di capitano, al Milan, negli ultimi anni sembra diventata un peso insostenibile. Chiunque la indossi sembra appesantito da quintali di responsabilità non sostenibili. Addirittura inizia a pesare anche per chi ancora non l'ha mai indossata. Sarà perché prima di loro l'hanno indossata campioni impareggiabili, ma per i capitani del Milan è durissima: Mattia De Sciglio è solo l'ultimo ad avere un brutto rapporto con i tifosi. Dopo le contestazioni di Milan-Empoli, oggi si capirà quale accoglienza verrà riservata al terzino, che anche oggi indosserà la fascia. Vincenzo Montella ha chiesto calma ai tifosi nei suoi confronti, sostegno. Il discorso, poi, si è allargato ai possibili capitani del prossimo anno. Ovviamente nome caldo quello di Gianluigi Donnarumma, ma Montella non sembra essere d'accordo e la questione fa discutere. Insomma, scrive La Gazzetta dello Sport, la fascia continua a essere una patata bollente.

Passare dal discorso De Sciglio a quello Donnarumma è stato semplicissimo, è bastato chiedere a Montella cosa accadrebbe se Gigio restasse al Milan, visto che sembra che per invogliarlo a firmare la dirigenza abbia messo sul piatto anche la possibile fascia. Montella però frena: vede ancora Donnarumma come un bambino e non ama il portiere capitano, perché lontano da azione e compagni. Tuttavia non esclude cambiamenti di idee. A colpire più di tutte è la parola "bambino". Può essere interpretata come un senso di protezione verso un giocatore che comunque è molto giovane ed esposto mediaticamente, per cercare di non caricarlo di ulteriori responsabilità. Un'altra interpretazione può essere letterale: è troppo giovane e con poca esperienza per fare il capitano del Milan, nonostante sia già un uomo. Per quanto riguarda l'idea del portiere capitano, invece, in diversi la pensando come l'Aeroplanino. Ciò che è certo è che Gigio ha già dimostrato di essere un ragazzo molto maturo, in campo e fuori. L'ultima interpretazione, allora, potrebbe essere che Montella abbia semplicemente chiarito che la fascia, se gli sarà assegnata, lo sarà solo per propria scelta, non per dinamiche contrattuali.

Come detto, intanto, per oggi tocca di nuovo a De Sciglio metterla al braccio. Per il terzino, Montella si appella a tutti i tifosi che oggi saranno a San Siro. Il tecnico ha ribadito quanta stima abbia tutto il Milan di lui e al pubblico ha chiesto una tregua, per sostenere un ragazzo che è comunque molto sensibile e che resta un patrimonio del club. Ecco perché gli conferma la fascia, nonostante chiarisca che i criteri che ha trovato al Milan non lo entusiasmino troppo.

In tutto questo, però, c'è una partita da giocare e un'Europa da conquistare e i rossoneri non possono permettersi ulteriori passi falsi. Il girone di ritorno ha visto un calo clamoroso del Milan: in quindici giornate 20 punti, contro i 32 dell'andata. Secondo Montella la verità sta nel mezzo: all'andata qualche punto in più rispetto al valore della squadra, al ritorno qualcuno in meno. Al momento, però, la squadra in allenamento lo soddisfa molto. L'Europa League non si può mancare ed è convinto che tutti i propri uomini la vogliano centrare. Sul proprio futuro, poi, si dice sereno dopo le parole di stima di Marco Fassone e sostiene che questo aiuti anche a gestire meglio il gruppo. Infine Montella ha toccato anche il tema gol, che fatica sempre più ad arrivare: ai suoi ha chiesto più cattiveria sotto porta. Per il resto, il futuro è roseo, ne è certo, nonostante i dubbi di Paolo Maldini.

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