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Montella chiede cuore e fame di vittoria

Stefano Bressi

Montella è stato chiaro: non vuole più vedere un Milan superficiale come quello dell'Olimpico. Per vincere, anche in modo sporco, serve grinta.

Ieri è stato il compleanno di una persona speciale: Yonghong Li, nuovo presidente rossonero. Vincenzo Montella e i suoi ragazzi oggi si augurano di fargli la festa, anche se non sarà presente allo stadio. Anche perché lui con i regali è già stato molto generoso: undici per l'esattezza, per un valore di 230 milioni. La squadra aveva ripagato iniziando bene in campionato, ma poi si è bloccata all'Olimpico. Oggi, contro l'Udinese, serve tornare necessariamente al successo. Così, per Montella non importa come, basta portare a casa i tre punti, anche giocando un match sporco. Questa squadra deve avere come unico obiettivo la vittoria e il match di Europa League ha dimostrato che per ottenerla serve la fame e la voglia. Montella vuole rivedere lo stesso spirito di giovedì, ma chiede ai suoi di non abbattersi nel caso in cui non si riuscisse a sbloccare il match con la tecnica: in quel caso bisognerà farlo con il carattere. Ma qual è il vero Milan? Montella rimanda tutti a decretarlo tra un mesetto.

In questo periodo Montella lavorerà sui tanti arrivi per farli adattare e per far diventare questo nuovo gruppo una squadra. Due tra gli acquisti più importanti sono stati Andrè Silva e Hakan Calhanoglu, protagonisti a Vienna. Montella predica calma, ricordando che fino a qualche giorno fa venivano considerati entrambi due flop. Sul turco l'Aeroplanino ha poco da dire per quanto riguarda la mentalità, gli chiede solo di accelerare il pensiero di giocata, perché in Italia di tempo e di spazi ce n'è pochi. Poi c'è Leonardo Bonucci, che con il passaggio alla difesa a tre può tornare condottiero, anche se Montella è convinto possa far bene anche a quattro. Tra chi c'era già, invece, Montella si sofferma su Suso, tranquillizzando tutti sul suo impiego nel 3-5-2. Sarà chiamato in causa anche Ignazio Abate, visto l'infortunio di Andrea Conti, ma Montella non è preoccupato.

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