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di Valerio Paini
A 9 giornate dalla fine la situazione per il Milan non è la più rosea ma è sicuramente ancora aperta per quanto riguarda la lotta per l'Europa: attualmente il quarto posto, di proprietà della Lazio, è a soli 4 punti, davanti ci sono anche l'Inter, che ha rallentato la sua corsa contro il Torino, e la sempre sorprendente Atalanta. In questa prospettiva i giochi sono ancora tutti aperti e Vincenzo Montella, che ha sempre creduto alle possibilità della propria squadra, punta forte all'Europa League, e, arrivati a questo punto, sono 3 sono i motivi per dargli ragione. Vediamoli insieme.
Con 9 partite ancora da giocare il calendario si pone in discesa più che in salita per i rossoneri: le sfide realmente complicate saranno l'imprevedibile derby contro i cugini nerazzurri e la sfida interna contro la Roma. Altro scontro diretto sarà contro l'Atalanta a Bergamo, partita complicata ma che i rossoneri si giocano più che alla pari; per il resto si affronteranno tutte le ultime della classe. Se il Milan, cinico e concreto, continuerà su questa strada avrà la possibilità di fare tanti punti contro le piccole e giocarsi con serenità, come comunque ha sempre fatto in questa stagione, gli scontri diretti per l'Europa.
Contro il Genoa erano 7 i titolari indisponibili, la sosta per la Nazionale, mai così tanto desiderata, porterà in dono molti giocatori e Vincenzo Montella potrà finalmente non fare scelte obbligate in ogni zona del campo. Sicuri del ritorno saranno Alessio Romagnoli, Carlos Bacca e Josè Sosa, tutti squalificati per la sfida interna contro i rossoblu, però potrebbero recuperare dai rispettivi infortuni anche due pedine fondamentali, sia a livello di gioco che a livello caratteriale, dello scacchiere rossonero: si tratta di Suso e del capitano Ignazio Abate, col primo favorito sul secondo per un ritorno immediato.
Ulteriore spinta per affrontare il rush finale proviene dallo stesso spirito di questo Milan: la squadra è unita e ha fatto vedere di non mollare mai in nessuna situazione, dimostrando di poter mettere in difficoltà chiunque, persino la temibile corazzata juventina ha faticato contro i rossoneri, arrivando anche a perdere. Tutti gli effettivi, quando chiamati in causa, hanno dimostrato come ognuno si senta parte del gruppo e si senta pronto a dare il proprio contributo. Nota finale, non meno importante, è dedicata al gioco dei rossoneri: da inizio anno il cambiamento è stato notevole, sia nello sviluppo sia nella proposta dei giocatori di Vincenzo Montella che, in più di una occasione, hanno mostrato di poter tenere il pallino del gioco. Unica pecca è la sterilità dei rossoneri che viene ben compensata però dalla ormai solita dose di cinismo. Ma con questo atteggiamento all'Europa League ci si può credere.
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