È difficile non fare i complimenti a Vincenzo Montella per la stagione in corso. Il Milan giace al settimo posto, esattamente come un anno fa, ma allora cosa differenzia l'Aeroplanino dai suoi predecessori? Innanzitutto il gioco che la squadra sta esprimendo che, per quanto non spettacolare, è sicuramente armonioso. Si nota subito come tutti sappiano esattamente cosa fare. Prima non era così. Poi, soprattutto, il fatto che questo Milan dà davvero la sensazione di poter entrare in Europa a fine stagione, obiettivo dichiarato. Infine non va dimenticato che dopo cinque anni di astinenza Montella ha riportato a casa un trofeo.
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Montella e il suo futuro: Milan sì, Roma no
Eppure il suo futuro non è così chiaro e certo. Il rapporto con Silvio Berlusconi non è mai del tutto sbocciato, anche perché il Presidente è sempre più staccato dal suo caro Milan, che sta passando nelle mani di Yonghong Li. Nel caso in cui dovesse esserci il closing, quindi, la posizione di Montella dovrà essere ovviamente rivalutata dalla nuova dirigenza, anche se tutto lascia pensare che la direzione che Marco Fassone sia intenzionato a prendere è quella della conferma del tecnico campano.
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Un po' diverso il discorso nel caso, ormai remoto, in cui il closing non dovesse esserci. A quel punto spetterebbe ad Adriano Galliani convincere il patron rossonero a puntare ancora su Montella. Ma Vincenzo sarebbe disposto a restare ancora in un club che non garantisce una campagna acquisti ricca e davvero utile alla squadra? Ecco perché, da qualsiasi prospettiva, il futuro di Montella è incerto. Uno dei club più interessati all'Aeroplanino nel caso di addio al Milan era la Roma. Era, perché secondo La Gazzetta dello Sport, i giallorossi per il dopo Luciano Spalletti starebbero pensando ad altro. Serve, infatti, un allenatore totalmente estraneo all'ambiente romano. Situazione che spinge Montella un po' più verso la permanenza al Milan.
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