Come ricordato da 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola, e , avversari per la terza volta in stagione questa sera in occasione del posticipo della 20^ giornata di Serie A tra Torino e Milan, si conoscono da vent'anni, essendo stati, da calciatori, compagni di squadra, a partire dalla stagione 1996-97, nella Sampdoria di Sven-Göran Eriksson.
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Montella e Mihajlovic, vite parallele
Ancora oggi , nonostante il calcio abbia messo a dura prova il loro rapporto: dal 2011, infatti, ha sottolineato la 'rosea', , particolare che, in teoria, dovrebbe favorire confronti e conflitti. In estate, il passaggio è stato diretto, con il Milan che ha chiuso con il serbo ; altre volte, come nel caso recente della Sampdoria, c'è stato un intermezzo. I doriani, infatti, dopo aver risolto il rapporto con Mihajlovic, si affidarono prima a Walter Zenga e soltanto a partire dal novembre 2015 a Montella.
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Storia similare anche nelle due precedenti esperienze, nel 2012 alla Fiorentina (Sinisa fino al novembre 2011, Vincenzo dal ritiro 2012) ed a Catania, che tra i due ha inserito un anno con Diego Pablo Simeone e Marco Giampaolo in coppia. I precedenti stagionali tra i due sorridono a Montella, vittorioso con il suo Milan sul Torino del serbo sia in campionato, (3-2) che (2-1); nel 2015-2016, invece, ha concluso 'La Gazzetta dello Sport', fu Mihajlovic a sorridere, con la vittoria del Milan per 4-1 sulla Sampdoria dell'Aeroplanino (nella gara di ritorno, il serbo aveva già ceduto il posto di allenatore a Cristian Brocchi) in campionato e per 2-0 in Coppa Italia.
Ancora più a ritroso, nel 2014-2015, con Montella a Firenze e Mihajlovic, invece, a Genova, due pareggi. In tre stagioni, il bilancio è di 3-3, in perfetta par condicio. I due amici, dunque, conducono vite sportive parallele che, forse, possono essere 'spezzate' proprio dall'esito dell'incontro di stasera.
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