Montella fa l’appello, tutti presenti per l’Europa

In questi mesi si è parlato a lungo dell'apporto che ha dato Vincenzo Montella al Milan, di quanto sia stato importante, ma tra tutto ciò che si è detto forse non si è dato abbastanza peso alla capacità dell'Aeroplanino di aver compattato il gruppo e di aver creato un vero gruppo. Più volte è stato lui a sottolineare quanto fosse importante ogni singolo giocatore, da chi giocava spesso a chi lo faceva meno. Il gruppo ha apprezzato e la dimostrazione l'ha data il campo: tutti quelli che hanno giocato hanno sempre dato il massimo. Inoltre i complimenti sono stati spesso ricambiati. Montella si è dimostrato molto democratico: ha usato 27 titolari. Come lui solo Atalanta, Torino e Genoa, solo Massimo Oddo a Pescara di più, con 29. Juventus e Napoli sono ferme a 24, nonostante rose molto attrezzate. Fiorentina e Lazio a quota 23 e Inter e Lazio a 21. Di uomini e obiettivi, scrive La Gazzetta dello Sport, ha parlato Montella ieri alla consegna della Panchina d'oro: "Il mio calcio è saper trasmettere le idee alla rosa, sento la mancanza di Montolivo, Abate e Bonaventura. Per l'Europa dobbiamo fare la nostra corsa, concentrati. Serve un cammino da Champions League. Sono sicuro che ci arriveremo, le altre hanno più scontri diretti".

Montella, come visto, può contare anche su risorse in più. Tutti hanno avuto spazio dall'inizio. Quello che ha giocato di più è Gianluigi Donnarumma, con 29 presenze, onnipresente, ma è un portiere. Dietro Gigio ci sono Suso, insostituibile fino all'infortunio, Gabriel Paletta, Ignazio Abate, Alessio Romagnoli, Carlos Bacca, Giacomo Bonaventura, Juraj Kucka, Mattia De Sciglio, Manuel Locatelli, Mario Pasalic e così via. Sotto la doppia cifra c'è Gerard Deulofeu,già a quota 8. In questo finale di stagione sta recuperando posizioni Leonel Vangioni, così come Cristian Zapata. Chi Montella vorrebbe usare di più e rimpiange quasi di non poterlo fare è Andrea Poli. Infine c'è Mati Fernandez, che alla seconda da titolare ha trovato subito il gol.

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