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Montella, giù la maschera: il tecnico non ha più alibi

Donato Bulfon

Il mercato lo ha elogiato più volte, dice di averlo concordato. Ma la squadra non vince. Le scuse non servono più. Le colpe le ha anche Montella

Dopo le cinque vittorie in queste prime undici partite di campionato, troppe per una squadra che è partita con obiettivi importanti, il Milan è di fronte ad un importante bivio della propria stagione. Le prossime gare, quella di giovedì ad Atene contro l'AEK e, soprattutto, quella di domenica contro il Sassuolo, saranno decisive, questa volta sul serio, per il destino del tecnico rossonero Vincenzo Montella, che in caso di prestazioni sottotono, potrebbe davvero essere sollevato dall'incarico.

Sono tante le possibile cause che hanno portato il club milanista a questa sessione. Un mercato forse sopravvalutato da tutti o, meglio, una campagna rafforzamento troppo massiccia per ottenere risultati sin da subito. E di questo la responsabilità deve essere divisa tra la dirigenza, forse troppo ottimista nell'aver costruito una squadra già competitiva nell'immediato, e la guida tecnica, incapace, almeno per il momento, di dare una linea maestra e certa del cammino da seguire. Troppe, infatti, le modifiche ad ogni gara, con una squadra alla perenne ricerca di un'identità, ancora lontana da essere trovata. Non per questo sembrano proprio i nuovi a fare più fatica, da Biglia a Kalinic, dallo stakanovista Kessié al nuovo capitano Bonucci, ma anche al poco schierato André Silva.  Le idee di Montella sembrano ancora un po' confuse, nonostante i netti segnali di miglioramento avuti nelle ultime gare.

Sono quindi tornate con forza le voci di una sua possibile sostituzione, c'è chi dice da Gattuso come traghettatore e chi dal portoghese Paulo Sousa. Sta di fatto che le prossime due gara saranno decisive per il futuro di Montella e del Milan: con la concomitante sosta per le nazionali, il momento potrebbe essere quello giusto per un cambio. Ma tutto non è perso, anzi. Al momento la società crede ancora nelle possibilità di poter continuare con successo il rapporto con Montella e per questo la fiducia che il momento difficile sia alle spalle, sta pian piano crescendo. Ma il tecnico rossonero ora non ha più alibi.

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