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E’ stato a lungo un “oggetto misterioso”, giunto quest’estate al Milan in sordina e considerato da molti un ripiego solo perché rilevato dal River Plate “a parametro zero”. Stiamo parlando di Leonel Vangioni, l’argentino che contro il Chievo ha disputato in rossonero la sua quinta partita consecutiva da titolare, mostrando crescente sicurezza ed autorevolezza nel ruolo. Leonel ha saputo farsi trovar pronto nel momento in cui gli infortuni di De Sciglio, Antonelli e Calabria gli hanno offerto la “chance” di giocarsi una maglia da titolare. Ora che l’infermeria si sta svuotando, Montella si trova con un gradito problema di abbondanza nel ruolo. Vangioni nasce esterno sinistro in grado di giocare sia da terzino che a centrocampo. Sa inserirsi bene in avanti, partecipa alla manovra, garantendo accelerazioni che costituiscono un’interessante variante tattica negli schemi di Montella. Nelle ultime uscite sembra anche migliorato in fase di interdizione dopo che nel secondo tempo contro la Lazio aveva sofferto non poco le incursioni di Anderson. Al Milan è considerato adesso uno degli emblemi del “mini-ciclo” vittorioso che ha portato la squadra a risalire la corrente dopo 3 KO consecutivi patiti con Napoli, Udinese e Sampdoria. Difficile rispedirlo ora in panchina, possibile invece che Montella gli ritagli un ruolo da jolly che tenga conto della sua versatilità. Agli esordi nel Newell’s Old Boys in Argentina Leonel era infatti centrocampista con discrete doti realizzative, qualità che non ha smarrito anche al River dopo che Ramon Diaz l’ha arretrato a terzino. Quel che piace è la grinta e determinazione che ha mostrato quando è stato chiamato in causa. E’ uno di quelli che sa di giocarsi una riconferma per la prossima stagione. E pensiamo che non si lascerà scappare l’occasione di ben figurare.
Giancarlo Mele
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