Montella: “Impresa pazzesca. So già cosa serve per l’anno prossimo”

All'andata, con il gol al 92' di Ivan Perišić, l'Inter era riuscita nell'impresa di pervenire al 2-2 lasciando il Milan (doppietta di Suso) al palo. Al ritorno, il Dio del Calcio ha restituito ai rossoneri il maltolto, e con gli interessi, regalando al Diavolo , con il medesimo risultato, grazie al minuto 97.

Vincenzo Montella, tecnico rossonero, non è riuscito a contenere la gioia a fine gara. “Effettivamente non mi sono controllato – , le cui parole sono state riportate da 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola -; ho esultato in modo sproporzionato rispetto ai miei standard, forse memore di quanto visto all'andata … A novembre avevamo visto l'Inter esultare per la rimonta finale, ora è toccato a noi e capisco ciò che avevano provato quella volta i nerazzurri”.

“Anche se non è un punto decisivo per l'Europa – -, di certo vale molto. E' stata un'impresa pazzesca, rimontare due gol nel derby è sempre qualcosa di sensazionale, ma il pareggio è meritato. Recupero? La partita non è stata decisa nei secondi finali: negli ultimi 20' i giocatori nerazzurri erano sempre a terra, e Samir Handanović ha fatto il furbetto. Non sono cose da Inter. Daniele Orsato se n'è accorto e ha detto che avrebbe prolungato il gioco di un minuto: è stato perfetto, ed il recupero mi è sembrato adeguato. Il fatto che quell'angolo finale sia stato calciato non mi stupisce: contro la Juventus abbiamo preso un rigore con dinamiche simili”.

Montella, poi, (“Sono arrivati con grande umiltà, e la cosa più bella è che ci hanno chiesto di divertirci. Mi è piaciuto molto”) ed aperto una finestra sul proprio futuro. Previsti, a breve, incontri con il nuovo amministratore delegato Marco Fassone: “Lui e la proprietà mi hanno trasmesso la volontà di continuare insieme, le sue parole mi hanno dato grande forza. Nei prossimi giorni ci confronteremo. In realtà non ho alcuna lista da dare al club, ma ho un'idea molto chiara su quello che mi serve. In futuro dovremo fare delle scelte, e sul come e sul perché farle”.

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