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Il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, commenta così, in sala stampa, la prestazione del Milan contro il Rijeka: "C'è del lavoro da fare, oggi oltre a un risultato importante ci portiamo a casa tanta esperienza importante e soprattutto l'orgoglio che è emerso dopo il 2-2. Non abbiamo fatto una partita strepitosa, ma come temperamento la squadra mi è piaciuta molto. Abbiamo dei momenti di buio, dei black out, ma una squadra senza temperamento non avrebbe vinto questa partita. Questo risultato è molto più importante per me rispetto a un 2-0 come quello che si stava delineando. Non c'è un "deus ex machina"che può sistemare tutto in un attimo, dobbiamo lavorare, mi piacerebbe però che si ricordasse anche che questa squadra ha vinto 10 partite su 12 quest'anno".
L'atteggiamento: "E' vero la squadra non è molto tranquilla in questo momento e i ragazzi hanno bisogno di divertirsi. La squadra ha iniziato contratta, poi è entrata in partita. Il gol del 2-1 ci ha spaventato molto, poi è andata come è andata".
L'ombra di Ancelotti: "E' una persona che stimo tantissimo, in maniera smisurata. Il primo allenatore che ho studiato quando ho deciso di fare l'allenatore è stato lui quando era al Chelsea. A volte mi ha chiesto di fare il suo secondo, con il massimo sorriso gli dico che se vuole può venire qui a fare il mio secondo [ride ndr]. Io posso ancora fare il suo secondo eh, c'è sempre da imparare".
Ancora su Ancelotti: "Come ho detto ieri, alleno una squadra gloriosa, è il sogno della mia vita. Ci metterò ogni energia e credo di essere in grado di fare il suo secondo. La società mi sostiene e mi valuta, è giusto che sia così, da quando ho iniziato a fare questo mestiere mi sono chiesto se ero in grado di sostenere le critiche e i consigli di milioni di allenatori, presunti o reali, e mi sono risposto di si. Non temo certi giudizi"
Gli errori in difesa: "Abbiamo sbagliato anche nel primo tempo, dobbiamo crescere come reparto, si gioca in 11, ma abbiamo preso tanti gol per errori individuali, siamo qui per migliorare e lavorare. L'abbraccio con Bonucci? C'era un rimprovero affettuoso perchè la partita sembrava finita e andava gestita meglio, dovevamo tenere più la palla e sprecare meno energie, al di là dei gol subiti che potevamo subire in altro modo e non così, dobbiamo imparare a gestire le parole in fretta".
La gestione del gioco: "Il pubblico ha tutto il diritto di applaudire o fischiare, io pensavo a gestire la palla per non sprecare energie in vista di domenica, una squadra matura, che sa leggere bene le partite sa gestire il gioco e avere una verticalità importante per far male agli avversari e chiudere la partita".
Bonaventura: "Sta crescendo a livello fisico, oggi da questo punto di vista mi è piaciuto molto, è un giocatore importante per noi"
Kessiè: "Ora abbiamo la Roma, poi c'è la sosta, riposerà lì. Avrà solo una partita in Nazionale, gli altri invece due"
Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari
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