Intervistato questa mattina da 'Il Giornale' il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, ha fatto il punto della situazione sul suo rapporto con il Presidente rossonero, Silvio Berlusconi, ridimensionando, di fatto, . “Un Presidente ha diritto di esternare i suoi desideri. La sua è una storia unica e si avverte la responsabilità di vincere attraverso il bel gioco. Consigli? Si è esagerato, mi sono sempre sentito libero – ha precisato Montella -. Il Presidente sa dialogare, trasmette il suo pensiero e la sua mentalità. Dà stimoli anche quando la macchina sembra al massimo”.
archivio2017
Montella, pace con Berlusconi: “I suoi consigli? Mi sono sempre sentito libero”
Sulle sue , Montella si è espresso così: “Il mestiere è labile, con oscillazioni mediatiche. Devo lavorare e ottenere risultati. Sono felice di allenare il Milan e vorrei rimanere qui a lungo. La squadra è già competitiva. Ha un’anima e una base giovane, che può crescere. Anche con i giusti correttivi, non numerosissimi. Se bastano 130 milioni? Si dice che sia più facile sbagliare, con i soldi. Ma non bisogna sbagliare, a prescindere dal budget”.
LEGGI ANCHE
Dal mister una battuta su : “Un’intuizione di Mihajlovic, io ho solo continuato. Di lui e Locatelli mi sorprende la maturità, in una squadra in costruzione. Uno come Gigio lo vuoi tenere. Ha forza contrattuale, anche per l’età. Dipende da lui”. Montella si è infine soffermato su Carlos Bacca, nonostante il momento non scintillante e : “Bacca non mi ha mai mancato di rispetto. Io soffrii alla Roma: ero nervosissimo. Ma il rimpianto resta il Mondiale 2002: stavo talmente bene che mi sentivo di battere la concorrenza pazzesca. Se Carlos resta? Con la società siamo d'accordo: massima fiducia in lui”.
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
SEGUICI SU: /// /// /// ///
© RIPRODUZIONE RISERVATA