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Montella, pace con Berlusconi: “I suoi consigli? Mi sono sempre sentito libero”

Daniele Triolo

Vincenzo Montella, in un'intervista su 'Il Giornale', ha ridimensionato le voci sui suoi presunti screzi con il Presidente Silvio Berlusconi
01:41 min

Intervistato questa mattina da 'Il Giornale' il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, ha fatto il punto della situazione sul suo rapporto con il Presidente rossonero, Silvio Berlusconi, ridimensionando, di fatto, . “Un Presidente ha diritto di esternare i suoi desideri. La sua è una storia unica e si avverte la responsabilità di vincere attraverso il bel gioco. Consigli? Si è esagerato, mi sono sempre sentito libero – ha precisato Montella -. Il Presidente sa dialogare, trasmette il suo pensiero e la sua mentalità. Dà stimoli anche quando la macchina sembra al massimo”.

Sulle sue , Montella si è espresso così: “Il mestiere è labile, con oscillazioni mediatiche. Devo lavorare e ottenere risultati. Sono felice di allenare il Milan e vorrei rimanere qui a lungo. La squadra è già competitiva. Ha un’anima e una base giovane, che può crescere. Anche con i giusti correttivi, non numerosissimi. Se bastano 130 milioni? Si dice che sia più facile sbagliare, con i soldi. Ma non bisogna sbagliare, a prescindere dal budget”.

Dal mister una battuta su : “Un’intuizione di Mihajlovic, io ho solo continuato. Di lui e Locatelli mi sorprende la maturità, in una squadra in costruzione. Uno come Gigio lo vuoi tenere. Ha forza contrattuale, anche per l’età. Dipende da lui”. Montella si è infine soffermato su Carlos Bacca, nonostante il momento non scintillante e : “Bacca non mi ha mai mancato di rispetto. Io soffrii alla Roma: ero nervosissimo. Ma il rimpianto resta il Mondiale 2002: stavo talmente bene che mi sentivo di battere la concorrenza pazzesca. Se Carlos resta? Con la società siamo d'accordo: massima fiducia in lui”.

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