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La lunga telenovela sul closing e sul passaggio di proprietà ha sfinito un po' tutti, ma ora sta arrivando il momento della verità. In un mese o poco più si capiranno molte cose. In base a cosa succederà il futuro del Milan prenderà una certa piega, in un senso o nell'altro.
Vincenzo Montella è stato bravo a isolare la squadra, ma nulla è totalmente impermeabile. Qualche scricchiolio ultimamente lo si è sentito. Alessio Romagnoli ha recentemente ammesso: "C'è un po' di disordine", mentre Suso, che fino al mese scorso non vedeva l'ora di rinnovare, nelle ultime ore ha frenato un bel po': "Vedremo in estate - ha raccontato ad 'As' -, con la cessione del Milan non si sa cosa succederà e quale progetto ci sarà". Le avances delle big spagnole si stanno facendo sentire e lui non si sta negando .
La parola più ricorrente e per tutti fondamentale è: 'progetto'. Serviranno condivisione e idee chiare. Solo la società potrà dare garanzie granite, a giocatori e tecnico. A quanto risulta alla Gazzetta dello Sport, il nodo allenatore è il primo punto che la nuova proprietà vorrà sciogliere. La voglia è quella di continuare con Montella. Sarà lui il primo con cui parlare. Ancor prima di Donnarumma.
Rinnovo e mercato saranno le prime due cose all'ordine del giorno. Con 100/150 milioni da spendere, i cinesi potrebbero avere buone carte da giocarsi e per convincere tutti. Ma al momento la priorità rimane rimettersi in piedi dopo il pari di Pescara. L'atteggiamento visto in campo non è piaciuto a nessuno. Presto verrà disegnato il nuovo Milan, per cui non conviene a nessuno togliere il piede dall'acceleratore. Giocatori compresi.
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