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Montella perde il capitano, ma trova la squadra

Stefano Bressi

Bonucci viene espulso, ma il Milan c'è. I rossoneri hanno reagito e hanno continuato a creare occasioni e ad attaccare. Però non vanno oltre lo 0-0.

Il pomeriggio di ieri poteva essere quello del crollo definitivo del Milan. Invece nel calcio tutto può succedere. Dopo l'espulsione di Leonardo Bonucci i rossoneri, invece di mollare la presa e abbandonare la nave insieme al capitano, si sono compattati, giocando una buona gara. Vincenzo Montella, così, potrebbe aver trovato la squadra e forse anche il modo per uscire dalla crisi, scrive La Gazzetta dello Sport. Il risultato, eppure, dice 0-0 in casa con il Genoa. Il Diavolo, però, ha messo sotto per tutta la gara i liguri, nonostante l'inferiorità numerica. I dirigenti rossoneri adesso hanno qualche dubbio in più sull'esonero di Montella, che in altre occasioni dopo questo risultato sarebbe stato scontato. I giocatori, di certo, stanno con l'Aeroplanino. Sarebbe bastato poco, con l'alibi dell'inferiorità numerica, per buttarlo giù. Invece si sono compattati e hanno dato tutto fino alla fine, meritando anche la vittoria. Solo qualche imprecisione di troppo in attacco non ha permesso al Milan di trovare la vittoria. Ora Montella è più sereno, non c'è aria di ammutinamento.

Che Montella si giocasse tutto, lo si era capito anche dalla formazione. Il tecnico campano si è giocato il tutto per tutto, alla disperata ricerca della quadra. Così Montella ha messo in campo un Milan super offensivo, con Ricardo Rodriguez centrale della difesa a tre, Fabio Borini e Giacomo Bonaventura esterni di centrocampo e in attacco Suso, Hakan Calhanoglu e Nikola Kalinic. Ennesimo cambio di formazione. Eppure fino all'espulsione i rossoneri non avevano fatto male, mantenendo l'equilibrio e creando molto. Poi il rosso.

Tutti si aspettavano il crollo definitivo, invece è uscito fuori un bel Milan. I rossoneri, guarda caso, sono tornati a quattro con l'ingresso di Alessio Romagnoli per il turco numero 10 e con Borini terzino improvvisato. Così, il Milan si è scoperto più ordinato e incisivo. Suso è salito in cattedra, potendo tornare a giocare largo in un 4-2-3 e ha dispensato diversi palloni interessanti, che però Kalinic non ha mai sfruttato. Sembrava quasi che fosse il Genoa a essere in dieci, visto che ha subito per 90'. Il Milan ha creato tanto e solo qualche muro difensivo su colpi a botta sicura e delle imprecisioni gli hanno impedito di vincere.

Adesso c'è un Genoa felice per il punticino rosicchiato, quando in realtà avrebbe potuto sfruttare la situazione per vincere; e un Milan sotto accusa, quando nonostante l'inferiorità numerica avrebbe meritato il successo. Montella ha perso il capitano e nelle prossime due partite potrebbe rispolverare la difesa a quattro, vestito che calza bene al Diavolo.

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