Era stato ad un passo dalla Lazio in estate, salvo poi scegliere il Milan anche per motivi economici. Fabio Borini, attaccante del Milan, sarà titolare anche domani contro a biancocelesti, per una partita che per l'ex Sunderland, potrà essere anche in piccolo derby.
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Montella punta su di lui, altra chance per Borini: ora servono i gol
Ma andiamo con ordine. Partito dall'Italia giovanissimo per crescere ad affacciarsi al mondo professionistico con il Chelsea, Borini aveva di nuovo assaggiato l'aria italiana giocando una gara con il Parma nel 2011 per poi trasferirsi alla Roma. Nella capitale, l'attaccante ha disputato 26 partite segnando 10 reti, stagione che lo ha rilanciato di nuovo nel calcio che conta. Da lì in poi, di nuovo di corsa in Premier, tra Liverpool e, appunto, Sunderland. Le ultime stagioni, però, non sono state per lui molto positive, tanto che il suo arrivo al Milan è visto come una grande occasione per un definitivo rilancio.
Arrivato in rossonero in punta di piedi, tra lo scetticismo dei tifosi e degli addetti ai lavori, etichettato come il perfetto dodicesimo uomo, Borini ha lavorato a testa bassa sin dai primi giorni a Milanello, guadagnandosi sul campo una considerazione sempre maggiore da parte di Montella. L'ex Roma ha così giocato molte gare del precampionato, segnando anche contro lo Shkedija e andaci molto vicino con Crotone e Cagliari. Certo, con ogni probabilità non sarà il titolare inamovibile del Milan del futuro, ma Borini ora si gode il momento e non si vuole fermare. D'altronde, la sua carriera è stata sempre così. Si è guadagnato tutto sul campo, senza nessun regalo.
Ora la prova di maturità: Montella contro la Lazio si affiderà ancora a lui, con Bonaventura e Calhanoglu in panchina. Segno importante di una fiducia che sta crescendo gara dopo gara: ma ora Fabio deve dimostrare di essere importante anche in zona gol e non solo per quanto riguarda la corsa e la fase di sacrificio. Servono i gol, anche quelli facili. Questa è la richiesta: Borini farà di tutto per soddisfare il proprio tecnico e convincere anche il tifoso più scettico.
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