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Aveva detto di aver sognato un Lorenzo Insigne febbricitante e quindi assente, Vincenzo Montella. La partita di ieri però, lo ha riportato alla realtà. Insigne non era affatto malato, anzi. Per l'Aeroplanino sarà sicuramente stato poco piacevole trovarsi ieri al San Paolo. Preferià probabilmente tornare da queste parti come di consueto in vacanza in estate. Su sei partite, contro il Napoli in trasferta ne ha perse quattro. I numeri contano relativamente, ma non in questo campionato. La sentenza che sembrava essere già stata data, ieri è stata certificata: il Milan non è all'altezza degli obiettivi europei prefissati. Lo dicono i numeri: le partite con le sei squadre davanti non hanno portato neanche un punto. La dirigenza ovviamente non è felice e se Massimiliano Mirabelli aveva parlato prima del match di squadra con un'altra marcia, nel post appare di umore nero. La panchina di Montella, scrive La Gazzetta dello Sport, non è comunque a rischio. Per ora.
Probabilmente non sono piaciute alcune scelte di formazione, anche se c'è da dire che il Milan ha fatto una figura discreta in uno stadio tra i più difficili da affrontare. Anzi, a tratti i rossoneri hanno tenuto alta la testa provando a giocarsela con il palleggio contro i massimi esperti in materia. Progressi su alcune cose, passi indietro in altre. Montella riparte dalle cose buone, dalla personalità, dal Milan sempre in partita. Ancora una volta accusa la sfortuna, per non aver portato almeno un pareggio. Montella vede comunque un avvicinamento alle grandi del campionato, anche se la classifica fa malissimo all'allenatore rossonero, che ora la guarda. Di certo servirà che il Milan continui a crescere, visto che ora ci saranno partite più semplici. Sperando che chi sta davanti rallenti, per poter tornare in Champions League.
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