Definirli rivali sarebbe sbagliato, ingiusto. Vincenzo Montella e Maurizio Sarri hanno incrociato le loro strade diverse volte, ma tra i due non ci sono rapporti particolari o strane tensioni, anzi. I due, oltretutto, intendono il calcio in maniera simile. A entrambi, infatti, piace vincere la partita dominando l'avversario sul piano del gioco, tutti e due sono abituati a far giocare il pallone alle loro squadre. Peccato negli ultimi mesi, anche a fronte di una qualità media migliore nella rosa del Napoli rispetto a quella del Milan, a dimostrarlo con continuità sia stato solamente Sarri, la cui squadra è una macchina da gol quasi perfetta, che l'anno scorso è andata vicino allo Scudetto e che quest'anno guida la classifica e punta al bersaglio grosso. Montella, invece, è spesso alle prese con cali difficili da giustificare, tanto sul piano dei risultati, quando sul piano del gioco.
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Montella sfida Sarri: obiettivi simili, stili diversi
Risultati a parte è lo stile dei due a sembrare molto diverso. Cordiale, solare, sempre pronto alla battuta Montella, che si presenta in panchina sempre in divisi e con una certa attenzione al suo look, perennemente in tuta, schietto e a volte volgare Sarri la cui sincerità è sicuramente da apprezzare, ma in mondo come quello del pallone risulta a inopportuna. Al San Paolo, sabato prossimo, vedremo insomma lo scontro tra due filosofie simili, ma declinate in maniera antitetica. Difficile dire chi abbia ragione, ma una cosa è certa: Montella ha l'occasione per dare una spallata al campionato e soprattutto riprendersi definitivamente il Milan. Una vittoria a Napoli, ma anche un pareggio, darebbero entusiasmo a un ambiente reduce da settimane difficili, ma che sembra aver finalmente ritrovato qualche certezza.
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