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Non era una serata di Coppa, ma ieri a San Siro giocava il Milan, un Milan molto simile a quello formato europeo. Turno infrasettimanale di campionato, con i rossoneri che hanno annientato la Spal. Diavolo che è parso solidissimo, senza rischiare e subire gol, come non gli capitava ormai da quattro partite. I rossoneri hanno schierato due vere punte, come era successo solo in Austria: ecco Nikola Kalinic e Andrè Silva, supportati di nuovo da Hakan Calhanoglu. Le differenze? Non ha segnato il portoghese e non è finita in goleada. Vincenzo Montella ha schierato la decima formazione diversa in dieci partite, ma il risultato è spesso stato lo stesso: 9 vittorie su 10. Ieri la vittoria è arrivata grazie a due rigori, anche se c'è stato un vero e proprio dominio. Alla vigilia Montella ha ricordato quanto il Milan avesse sofferto con le neopromosse l'anno scorso: ieri nessun patema. Montella si è detto soddisfatto della prova dei suoi ragazzi, anche se alcuni difetti li ha ancora trovati: bisogna gestire meglio gli ultimi minuti ed essere più cattivi sotto porta. Contento, invece, per non aver preso gol. Il modulo gli dà garanzie sia con una che con due punte e Andrè Silva si è dimostrato affamato come vuole lui. Lodi anche per Lucas Biglia.
Adesso, però, si passerà agli esami veri, con Sampdoria, Roma e Inter. Finora il Milan ha avuto modo di ripassare ampiamente. La prossima sfida che il Milan affronterà nel proprio stadio sarà con il Rijeka, in Europa, materia su cui i rossoneri sono da sempre ferratissimi. Anche in Italia, però, le cose vanno bene: 12 punti in 5 partite, non accadeva dal 2003/04. Montella è rimasto sorpreso da questo inizio sprint, visti i tanti nuovi arrivi e avvisa tutti che questo Milan è destinato a crescere ancora. Adesso, però, testa alla Sampdoria, quando probabilmente si cambierà ancora...
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