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Montella: “Sogno di chiudere davanti all’Inter e in Europa League”

Edoardo Lavezzari

Ecco il commento dell'allenatore del Milan, Vincenzo Montella, dopo la bella vittoria dei rossoneri contro il Chievo di Rolando Maran

Dopo aver parlato ai microfoni delle televisioni il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, ha commentato così in sala stampa: "Sono molto felice, è una vittoria meritata, arrivata dopo una prestazione matura. Abbiamo sofferto e non comandato il gioco totalmente, ma poche squadre lo fanno. Dovevamo solo essere più cinici, abbiamo avuto molte occasioni che si potevano sfruttare".

Bacca: "Sono contento per la sua prestazione, ha avuto molte occasioni e alcune se le è create in modo che non avevo visto fino a oggi. L'ho detto ieri e lo ripeto, l'ho visto più leggero mentalmente, per lui è un nuovo inizio".

La classifica: "Il mio sogno è arrivare in Europa League, possibilmente  davanti all'Inter. Non mi piacerebbe invece finire davanti a loro, ma fuori dall'Europa".

Suso: "Non sono un medico, vediamo giorno per giorno".

Il closing: "Da parte nostra c'è un po' di curiosità, ma lo ribadisco per l'ultima volta la società attuale funziona al tutto per tutto. La segreteria, il magazzino, la mensa, funziona tutto. Gli stipendi vengono pagati. Non ci sono alibi, i calciatori devono fare i calciatori, io devo fare l'allenatore".

Ancora sull'atmosfera: "Dobbiamo crescere di partita in partita e raggiungere degli obiettivi importanti. Non dobbiamo andare oltre e pensare a quello che non ci compete. Ripeto, noi abbiamo tutte le condizioni per pensare al meglio al nostro lavoro".

Il turnover: "I tre punti di oggi hanno lo stesso valore di quelli di venerdì. Possono valere di più quelli con Inter e Lazio, che sono rivali dirette. Oggi ho pensato solo al Chievo. Pasalic è un paio di partite che non parte titolare e mi spiace, ma è successo anche ad altri, a me piace attingere forze da tutta la rosa".

Sosa: "E' sempre più a suo agio nel ruolo e si vede. Ha personalità e si vede, lo ha dimostrato soprattutto nel momento più difficile, quando non tutti lo capivano, non adesso".

Gli acquisti estivi: "Quando fai degli acquisti da campionati diversi o di giovani serve un po' di adattamento. Il pubblico, scontento dalle annate precedenti, voleva tutto e subito e per questo forse gli abbiamo perdonato meno di quello che avremmo dovuto".

Il Chievo: "E' una squadra con un'identità. Molto forte, fisica, sa chiudersi, adattarsi e aspettare e trovare il momento giusto per colpire. Maran a Firenze? Lo stimo, ha dimostrato molto, ma non posso fare il mercato per altri".

Ocampos: "E' entrato in campo molto bene è  il prototipo del calciatore moderno. Ha forza, visione di gioco, tecnica e spirito di sacrificio. Manca un po' di continuità, ma è giovanissimo".

Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari

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