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PM – Montella a Milan TV: “Voglio restare in rossonero. Su Galliani e Berlusconi…”

Vincenzo Montella Milan Milanello
Vincenzo Montella, allenatore rossonero, ha parlato ai microfoni di "Milan TV", concentrandosi sulla più stretta attualità in vista del derby

Redazione

Vincenzo Montella, tecnico rossonero, ha parlato a "Milan TV" della più stretta attualità in vista del derby, in programma sabato prossimo alle ore 12:30. Ecco le sue parole.

Finisce qui l'intervista di Montella a Milan TV con una frase di augurio: "Vogliamo gioire insieme sabato prossimo, continuiamo insieme e so che il tifo ci sarà sempre".

Sui problemi dell'Inter: "Non mi fido affatto. Anche all'andata hanno tirato fuori l'orgoglio, che ci sarà anche sabato sicuramente".

Sulla difesa a tre: "L'abbiamo fatta domenica..."

Su Donnarumma idolo dei tifosi: "Il modo di fare il portiere sta cambiando grazie a Gigio. Non ricordavo così tante maglie da portiere vendute, ora anche i numeri uno potranno aspirare di guidare le classifiche di marketing e merchandasing. La sua miglior parata? Su Dybala a Doha, quella su Khedira era facile per lui".

Su Deulofeu per la prossima stagione: "Per costruire la squadra, bisogna fare tante valutazioni. Serve conoscere il mercato, il budget a disposizione e tante cose. La domanda è semplice ma al tempo stesso difficile, quindi non posso rispondere adesso".

Su Crotone-Inter vissuta dalla panchina: "Sentivo i boati del pubblico e cercavo il consenso in panchina".

Futuro tra dieci anni ancora al Milan? "Mi auguro di sì, con questo fare anglosassone di tenere tanto gli allenatori".

Il gol più soddisfacente in stagione: "Paletta col Sassuolo ma me lo sentivo. Forse Suso con la Lazio, ma vorrei premiare Lapadula col Palermo. Quel gol ci diede la giusta ricompensa coi 3 punti".

Sui punti da conquistare: "Iniziamo da sabato, senza vedere troppo in là".

Il tifo riacceso: "È splendido, soprattutto vedere così tanti bambini e ragazzini vestiti di rossonero".

Locatelli e Sosa insieme in campo nel derby: "Perchè no? Si completano perfettamente".

Su Pasalic: "E' il prototipo del centrocampista moderno. Certo, deve migliorare in tante cose e per essere al top deve alzare l'asticella delle sue prestazioni. Può fare molto di più, ha tutto e non gli manca nulla. La squalifica per il derby? La gioventù.."

Su Maiorino: "Rappresenta la società notte e giorno, mi piace anche avere una figura societaria sempre al mio fianco. Io sono fatto così, voglio rapportarmi sempre con queste persone. Possono sempre esserci dei consigli e dei suggerimenti".

Su Berlusconi e Galliani: "Se devo essere sincero vivo molto di più il rapporto con Maiorino e Galliani, dato che ci vediamo e sentiamo ogni giorno. È stato davvero un momento di crescita conoscere Adriano, e ho capito il motivo per il quale abbia vinto così tanto negli ultimi anni. Lo ripeto, lavorare con lui è stato incredibile, sono cresciuto molto. Lavorare con Rocco Maiorino è facile. Berlusconi? Mi dispiace non esserci conosciuti a pieno, sempre impegnato in tante cose importanti. Ma oltre a tanti discorsi, nelle sue telefonate ho sempre sentito tanta stima, questo mi inorgoglisce".

A Bologna la svolta:  "Quella è stata una gara epica, la squadra ha dimostrato davvero tutto. Il cuore fa la differenza sempre. Tutti pensavamo di poterla vincere, e ci siamo riusciti".

Bologna o Doha: "Se devo scegliere, preferisco la vittoria di Doha perchè abbiamo alzato un trofeo ed è sempre un sogno per tutti".

Su Niang: "Ha fatto il massimo, dando tutto, poi ha avuto un calo. E' un ragazzo emotivo e l'ambiente è diventato pesante per lui. La scelta è stata dolorosa. Avesse avuto una storia diversa, avremmo vinto anche la scommessa Niang. Soffriva per tante cose".

Sulla stagione di Suso: "Jesus vive per il calcio, e stava soffrendo molto in questo periodo. Quelli di ieri sono applausi meritati, sono davvero felice per la sua gara, ma faccio tanti complimenti ai nostri tifosi che ieri sono stati grandi".

Sul valorizzare la rosa: "Ogni squadra ha un valore ipotetico, ed è questo il mio orgoglio più grande. Li ho visti crescere, non solo i più giovani, tanti sono stati rivalutati".

Sul giocatore più temuto dell'Inter: "Handanovic".

Sulle vittorie vissute da tifoso: "Non molto, sinceramente. Ho le responsabilità del gruppo e questa è una cosa che pesa".

Sulla nascita della figlia di Deulofeu: "Faccio tantissimi auguri a Gerard, alla moglie e alla piccola. I padri hanno sempre un impeto e una forza diversa. E soprattutto alla sera stanno a casa (ride)..."

Obiettivo stagionale: "Per condurre un gruppo, è cruciale darsi target reali. Il nostro obiettivo è presentarsi ogni giorno a Milanello e migliorare ogni giorno sempre di più. È questo realmente il nostro target".

Sul sorpasso all'Inter: "Essere davanti, prima del derby, è molto meglio, ma sappiamo comunque che dobbiamo dare più del 100% perchè sono forti e daranno più di quello che hanno. Dovrò cercare di isolare la squadra nei prossimi giorni, non ascoltando nulla e non guardando mai la classifica".

Sulle qualificazioni in Europa nelle stagioni precedenti: "Non sapevo di essere stato così bravo negli anni scorsi. Ora devo ritoccare la mia percentuale allora. Dopo qualche mese, avevo già capito che sarebbe servita una media altissima perchè sotto facevano pochissimi punti. Noi, ad oggi, stiamo avendo un cammino da Europa certa, dobbiamo solo continuare così".

Sui punti per arrivare in Europa: "Non saprei precisamente un numero. Ogni anno è diverso, in questa stagione poi si corre tantissimo davanti. 70 punti sarebbero però un bel traguardo".

99 vittorie in Serie A da tecnico: "Non sarebbe male farla sabato la centesima, no? (ride, ndr)"

La forza del gruppo: "La base era veramente solida e tutti avevano voglia di rivalsa. Avevano però necessità di convincersi, di autoconvincersi. I risultati iniziali ci hanno dato una mano, il lavoro ha poi fatto il resto".

Dopo un Natale felice, gioire anche a Pasqua? "Effettivamente (ride), non sarebbe affatto male vivere un'altra festività con una vittoria importante".

Voglia di rimanere al Milan: "A prescindere da tutto, è il sogno di ogni allenatore creare una base per poi rimanere e trovare continuità. Questa è la mia volontà, la mia aspirazione. Ora mi sento di appartenere al Milan, e viceversa. Ma non voglio fermarmi, ora voglio continuare a far crescere la squadra. Questo il mio sogno".

Derby in casa Inter, manca una vittoria da 7 anni: "Vogliamo vincere, che sia in casa o fuori. Anche se spesso giocare da loro è più stimolante... Voglio vincere perchè vale anche per la classifica, sarebbe un grandissimo passo in avanti per noi".

Ancelotti ha inviato un messaggio di sprone pre-derby. "Grande Vincenzino, teniamo duro. Mi raccomando, tifa per me mercoledì contro il Real, che poi a tifare Milan nel derby sabato ci penso io..". La risposta di Montella: "Carlo è sempre carino, la mia stima per lui è grandissima, mi ha anche aperto le porte del Chelsea ed è sempre stata una persona che ho ammirato molto. Gli voglio bene e so che tiferà per noi sabato".

Montella e le sfide contro l'Inter: "Le partite contro di loro le ho vissute sempre in maniera positiva, come quella vittoria 4-0 a Firenze con la Fiorentina".

Su Milan-Palermo: "Averla sbloccato subito è stata la chiave. Ma parte tutto dalla velocità del giropalla, giovando così allo spettacolo".

Sui gol: "È importante avere prima di tutto un metodo di gioco chiaro. Ieri abbiamo fatto possesso palla ma abbiamo anche verticalizzato, una cosa non esclude l'altra. Bisogna saper mixare entrambe le cose".

Su Rossi: "Sono sempre in contatto con Giuseppe, è un ragazzo straordinario, l'ho sentito sereno rispetto ad altri infortuni. E' davvero sfortunato, ma sono convinto che la sua dedizione lo faranno recuperare ancora una volta".

Su Van Basten: "Meglio allenarlo o giocarlo insieme? Probabilmente giocarci insieme, sono cresciuto con quel mito, ma mi sarei accontentato di allenarlo".

 

 

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