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Montella vs Miha: dopo 24 gare l’Areoplanino plana a +1

Vincenzo Montella Milan
Dopo un inizio devastante, Vincenzo Montella sta dilapidando il suo vantaggio nei confronti di Mihajlovic, ex allenatore del Milan

Redazione

Se consideriamo la vittoria di Bologna, recupero appunto della 18esima giornata e quindi parte del girone d’andata, il Milan nelle prime 19 giornate ha raccolto 39 punti e ciò non accadeva dai tempi dello scudetto, quando nella stagione 2010-11 i punti raccolti al giro di boa furono 40. Se invece consideriamo un singolo girone i rossoneri hanno fatto meglio, nelle recenti stagioni, solo nell'anno del tricolore nel girone di ritorno dove i punti raccolti furono  42, gli stessi che Allegri accumulò due anni dopo nella seconda parte di stagione per agguantare il terzo posto ai danni proprio della Fiorentina di Montella. L’aeroplanino ha fatto un lavoro eccezionale nei primi 4 mesi, dove oltre a ridare un’identità alla squadra e un gioco improntato sulla sua idea di calcio, ha restituito al Mondo Milan la gioia di rialzare un trofeo dopo un’astinenza lunga 5 anni. Il successo di Doha è stato, appunto, la ciliegina sulla torta del lavoro targato Montella che ha finalmente ridato speranze ai tifosi rossoneri di tornare in Europa, in attesa del closing e di un mercato sostanzioso. Il calo, specialmente di punti, perché in quanto a prestazioni il Milan ha raccolto meno di quanto seminato, è arrivato tra metà gennaio e inizio febbraio. Una flessione inevitabile che ha visto i rossoneri perdere 4 gare di fila tra campionato e Coppa Italia, e se aggiungiamo il pari, comunque preziosissimo ottenuto con la Lazio, il Milan non ha ancora vinto nel girone di ritorno. Una cosa paradossale se pensiamo che nelle prime 5 partite della stagione i punti ottenuti erano 9 contro i 2 attuali e questa situazione di stallo ha rallentato la squadra di Montella confrontandola con il Milan della passata stagione allenato da Sinisa Mihajlovic. Il serbo sulla panchina del Diavolo aveva racimolato 29 punti a fine girone d’andata, visto il rendimento altalenante nelle prima parte di stagione, riuscendo a svoltare tra gennaio e febbraio portando la squadra in zona Europa League ed a pochi punti dal terzo posto. L’infortunio di Niang a fine febbraio, la sconfitta col Sassuolo il 6 Marzo e i soli due punti conquistati da lì ad inizio aprile convinsero Berlusconi ad esonerarlo il 12 Aprile, dopo la bella prestazione se pur persa contro la Juve. Mihajlovic, però, come dicevamo aveva cominciato bene il girone delle “vendette”, così da lui definito, vincendo con Fiorentina, Inter e Palermo e pareggiando con Empoli alla seconda e Udinese alla quinta di ritorno. Fermandoci al pari casalingo ottenuto coi friulani, i rossoneri del “Sergente” erano a quota 40, a -1 dall'attuale rollino di marcia dell’Aeroplanino, che per ricominciare a volare deve battere la sua ex Fiorentina nel posticipo di domenica. Con questo triste inizio del girone di ritorno, Montella ha dilapidato il vantaggio che aveva nei confronti del suo predecessore, anche se va detto che il Milan delle ultime partite è stato sfortunato sia a livello arbitrale sia a livello di infortuni, in gare comunque dove meritava qualcosa in più. Montella deve vincere con la Fiorentina, uno scontro diretto, per non vedere allontanarsi troppo la zona Europa, quest’anno alla portata dei rossoneri, in attesa di un calendario più in discesa nell'ultima parte della stagione. Vincendo contro la squadra di Sousa il Milan andrebbe a quota 44 mantenendo il +1 rispetto alla stagione scorsa, quando alla stessa giornata le reti di Bacca e Honda permisero ai rossoneri di toccare quota 43, vincendo contro il Genoa per 2-1. Non vincere vorrebbe dire essere scavalcato dal Milan di Mihajlovic, anche se questo confronto varrà fino al 12 Aprile, perchè Montella potrà continuare ad essere l’allenatore del Diavolo anche nella prossima stagione.

Emanuele Landi

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