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(di Enrico Maggioni) - Complice con conseguente indisponibilità per il preliminare di Europa League di questa sera a Craiova, il Milan riscopre Riccardo Montolivo.
Reduce da un grave infortunio che ne ha compromesso quasi per intero la stagione scorsa, l'ormai ex capitano rossonero, chiamato a breve a cedere la fascia di leader in campo all'ex bianconero Leonardo Bonucci, rimane tuttavia una preziosa risorsa a disposizione di Vincenzo Montella, pronto ad affidargli le redini del centrocampo milanista nella prima partita ufficiale della stagione 2017-18.
La formidabile campagna di rafforzamento del Milan, che ha eletto Lucas Biglia quale leader della mediana e che punta ad altri centrocampisti di valore come il portoghese , rischia di togliere definitivamente spazio al 32enne Montolivo che, sebbene mai troppo amato dall'esigente popolo rossonero, può ancora dire la sua.
Va infatti evidenziato come nell'inedito potenziale undici rossonero in campo a Craiova, Montolivo sia, tra centrocampo e attacco, l'unico uomo di comprovata esperienza internazionale. Non si cada nella tentazione di sottovalutare i romeni: pur nella consapevolezza di una caratura tecnica molto differente a tutto vantaggio del Milan, di fronte alla grande determinazione degli uomini di che possono vantare una migliore preparazione atletica, Montolivo può fare da chioccia ai tanti giovani rossoneri in campo quasi del tutto carenti di minutaggio europeo.
Affiancato dal dinamismo del solido , grande protagonista di questa estate, e dal preziosissimo Giacomo Bonaventura, ancora alla ricerca della migliore condizione, Montolivo è chiamato a garantire equilibrio ed a fornire geometrie contro un avversario che farà del dinamismo la propria arma ma che inevitabilmente presterà il fianco alle incursioni degli esterni del probabile 4-3-3 rossonero innescati dai lanci del numero 18 milanista.
Montolivo ha dimostrato in questa sua spesso tribolata avventura rossonera di essere uomo di lotta e di governo: pronto a sacrificarsi per la causa, non va dimenticato che Riccardo ha risposto affermativamente, la scorsa primavera, alla chiamata di Montella che, seppur conscio della sua precaria forma, lo ha voluto in campo per garantire solidità ad un Milan in crisi di idee e risultati nella volata per l'Europa League.
Montolivo ha inoltre dimostrato, con l'arrivo di Bonucci, grande maturità e rispetto per la società: nessuna polemica a fronte della decisione societaria di nominare l'ex bianconero come capitano del nuovo corso. Anzi, proprio da saggio uomo spogliatoio, ed ha prontamente indicato la strada da seguire ("Il nostro primo obiettivo è il preliminare di Europa League, che si può già considerare un crocevia della stagione").
Una prova di grande maturità che tuttavia non può nascondere una sorta di apprensione per il proprio futuro. Montolivo ha ben chiaro che una squadra come il Milan, chiamata a districarsi su tre fronti, ha bisogno di uomini all'altezza di blasone ed ambizioni ("Per fare bene una squadra deve avere 22-23 titolari, e la società sta andando in quella direzione") anche se l'arrivo di nuovi centrocampisti comporta una inevitabile riduzione degli spazi a disposizione.
La sfida di Craiova diventa per l'ex viola l'occasione per mettere in difficoltà Montella: Montolivo potrà mantenersi nelle gerarchie che contano del tecnico campano e dimostrare a tutti, nella stagione della tanto attesa rinascita rossonera e del Mondiale,
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