archivio2017

Muscoli e gol, Kucka l’incarnazione del nuovo Milan

Renato Boschetti

Il Milan delle creste non c'è più ma, a tenere alto il tasso di cattiveria dei rossoneri dopo la partenza delle tre creste, ci pensa lo slovacco Juraj Kucka

Il Milan delle creste non c'è più, ma i rossoneri mantengono la cresta alta. A "tenere alto" il tasso di cattiveria e di eccentricità, dopo la partenza dei tre bad-boys cresta-muniti (Niang, Balotelli e El Shaarawy), ci pensa lo slovacco Juraj Kucka: arrivato a Milanello nell'estate 2015 grazie all'ennesimo affare sull'asse Galliani-Preziosi, Kucka inizialmente ha pagato l'onda della contestazione voluta dalla Curva verso Galliani, che l'aveva strappato all'amico genoano per 3 milioni di euro. Da marchetta a insostituibile, però, il passo è stato breve: lo slovacco ha conquistato subito la fiducia dei suoi allenatori al Milan, per i quali è sempre stato sempre titolare. Mihajlovic, Brocchi e ora Montella: i tecnici rossoneri sanno di non poter fare a meno di lui, che in questa stagione ha messo assieme 1478 minuti, conditi da tre gol importanti, con Chievo, Napoli e Fiorentina, più il gol della ribalta in Coppa Italia contro il Torino. Record di campionato raggiunto, probabilmente lo supererà, sperando di superare l'infortunato Bonaventura, fermatosi sul più bello a quota 5 reti. Il Milan, e Montella, hanno bisogno dei gol dei centrocampisti, lavoratori poco visibili ma pungenti anche sui social, come ricorda la Gazzetta dello Sport: l'ultimo post di Kucka sui social risale al dopo sconfitta con l'Udinese. «Si cade assieme e ci si rialza assieme. Abbiamo l’obbligo e il rispetto per la nostra maglia, la nostra società e i nostri tifosi di migliorarci e andare oltre i limiti. Da domani su la testa!»: il Milan lo sta facendo, guidato dal guerriero con la cresta bionda.

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