Niang è al Watford, ma Montella lo considera ancora utile

"Vogliamo bene a Niang, mi hanno fatto piacere le sue parole. Gli auguro ogni bene, può diventare una risorsa importante per il Milan tecnicamente oppure economicamente”. Risponde così Vincenzo Montella alle domande dei giornalisti sul francese ex Milan, nella conferenza stampa di oggi che precede la delicata trasferta di Udine.

Questo a sottolineare come da ambo le parti ci sia la volontà di lasciarsi senza alimentare ulteriori strascichi e chiacchiere. Certamente, la scelta della società rossonera non è nata nell'arco di una nottata: il francese aveva dato chiari segnali in campo e fuori di non essere più sulla stessa rotta tracciata dall'allenatore. L'incostanza di rendimento ha sempre frenato il talento del francese che però, a causa della sua giovane età, è sempre riuscito a ritagliarsi un'ulteriore possibilità.

Ma il problema che sta alla base è che il ragazzo non ha mai dato garanzia di professionalità dentro e fuori dal campo (vedesi l'incidente alla guida di un'auto senza patente, o il tuffo in piscina dal terrazzo del proprio bungalow della scorsa estate, solo per citarne alcuni). Ad un'età così giovane, gli errori in campo sono perdonabili e rimediabili, ma atteggiamenti di questo tipo denotano una maturità non sufficiente per certi livelli e certe pressioni. Si sa davvero poco sui reali motivi del divorzio ma sicuramente si tratta di qualcosa di irreparabile (o quasi). "Un po' faccio finta di non saperlo è un po' non lo dico…" si è sbilanciato solo in questi termini l'allenatore Rossonero a precise domande sui motivi della cessione di Niang.

A giugno, quando scadrà il prestito del francese, il Watford potrà esercitare il diritto di riscatto: inutile negare che il Milan non desideri altro che monetizzare e che il giocatore abbia voglia di costruirsi un futuro lontano da Milanello. Tutto dipenderà però dalle sue prestazioni e dalla volontà della società inglese.

Marco Baston

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