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Sono ore decisive per il futuro di M’Baye Niang che, dopo le ultime prestazioni molto negative, é di nuovo al centro di trattative di mercato (Genoa e Torino in primis) come confermato anche da mister Montella durante la conferenza stampa di questa mattina. Molto strana la storia del giovane francese in maglia rossonera: più volte sedotto e abbandonato e, ora sembra essere stato scaricato anche da Montella, suo grande estimatore in questi primi mesi di stagione.
Ripercorriamo velocemente le tappe principali di una carriera che prometteva tantissimo ma che sembra essersi nuovamente arenata.
L’arrivo e i primi guai
Il giovane Niang, allora ancora minorenne, viene acquistato dal Milan nell’estate del 2012 come possibile crack del mercato transalpino. L’impatto con la realtá rossonera, sia in campo che fuori, non é peró dei migliori. Nella sua prima stagione colleziona infatti solamente 870 minuti in campionato, 75 in Champions e 85 in Coppa Italia, dove contro la Reggina mette a segno il suo primo gol in maglia rossonera. Fuori dal campo le cose vanno ancora peggio: a poche settimane dal suo arrivo a Milano, viene fermato dai vigili nel centro di Milano alla guida dell’auto aziendale. Sprovvisto di patente, ha cercato di farla franca dichiarando agli agenti di essere Traoré, suo connazionale anch’esso acquistato dal Milan in quella stagione.
Il palo di Barcelona
Già alla sua prima stagione, Niang ebbe in realtà la grande occasione per svoltare e ritagliarsi un posto importante nella squadra. Era il 12 marzo del 2013 ed il Milan, nei quarti di finale di Champions, giocava il match di ritorno al Camp Nou dopo aver inaspettatamente battuto per 2-0 a San Siro in Barcelona di Messi, Xavi, Iniesta e Villa. Al 38 minuto, con il Milan sotto per 1-0, Niang, favorito da un errore di Mascherano, si invola tutto solo verso la porta di Victor Valdes ma finisce per defilarsi ed in diagonale colpisce un palo clamoroso che avrebbe potuto dare il pareggio al Milan e blindare la qualificazione. Errore o semplice sfortuna? Il dibattito durò molte settimane ma quel che é certo é che il Milan uscì con le ossa rotte dal Camp Nou sconfitto per 4-0 (subendo il 2-0 proprio un minuto dopo il palo) e Niang interruppe bruscamente la sua crescita.
L’altalena dei prestiti
Nel gennaio del 2014, dopo sole altre 9 presenze tra campionato e champions, Niang venne girato in prestito al Montpellier: l’impatto fu positivo con 4 gol in 19 presenze in League 1 e una rete nella coppa nazionale. Fuori dal campo i soliti problemi ed un incidente stradale, senza conseguenze fisiche, da mettere agli atti.
Rientrato alla base nell’estate del 2014, Niang continua a non convincere e nel gennaio del 2015, dopo sole altri 5 spezzoni in campionato, viene prestato al Genoa.
Sotto la lanterna, grazie anche a mister Gasperini, Niang sembra finalmente rinascere e disputa un ottimo girone di ritorno andando a rete 5 volte in 14 partite e giocando diverse partite ad alto livello.
Il ritorno 2.0
Grazie alle buone prestazioni in maglia rossoblu, Niang si ripresenta a Milanello nell’estate del 2015 carico e motivato anche dalla stima del nuovo mister Mihajlovic. L’inizio é però molto altalenante (in linea con quello della squadra) ma proprio quando le cose iniziavano ad andare bene e il francese era diventato un punto fermo del 442 del tecnico serbo, eccolo ricadere nei soliti errori di “gioventù”.
Il 27 febbraio, al termine della partita vittoriosa contro il Torino, Niang esce di strada con la sua automobile (nonostante l’autista messo a disposizione dal Milan) e si procura un grave infortunio alla caviglia che lo tiene fuori praticamente per tutto il resto della stagione. Anche la squadra, che sembrava aver trovato la sua fisionomia, ne risente e finisce per chiudere in maniera anonima l’ennesima stagione.
Montella ed il probabile addio
Il resto é storia recente: Niang, nonostante qualche sirena inglese, viene riconfermato ed in estate sorprende positivamente Montella. L’inizio é ancora una volta convincente con il francese titolare fisso nel 433 che va in rete per 3 volte nelle prime giornate e mette a referto anche 3 assist. Qualcosa inizia a rompersi nuovamente contro il Crotone, partita in cui Niang sbaglia un rigore; il Milan vince ugualmente ma nel turno successivo, nello scontro diretto contro la Roma, Niang sbaglia nuovamente dal dischetto e la squadra perde per 1-0. Da li in poi il francese viene via via messo ai margini e, da subentrato, appare sempre più svogliato ed indisponente.
La liaison tra Niang ed il Milan, sembra nuovamente ai titoli di coda. In queste ore il giocatore sta valutando se accettare o no il ritorno al Genoa ma qualunque sará la decisione, qualcosa sembra essersi rotto nuovamente. Qualora rimanesse, Montella, come ammesso da lui stesso, avrá il dovere di tentare l’ennesimo recupero per non dilapidare un capitale della Societá ma come dichiarato chiaramente dal tecnico in mattinata, le problematiche sono anche extra calcistiche e quindi di ancor piú difficile risoluzione
Gaetano De Pippo
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