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Nicchi: “Montella si adegui al VAR, tutti si giocano la carriera”

Stefano Bressi

Dopo le parole di ieri dell'allenatore rossonero sul VAR e le decisioni, Nicchi ha risposto in maniera decisa. Ecco le sue parole.
02:24 min

Giornata particolare quella di ieri per il VAR e per il Milan. La tecnologia ha sicuramente influenzato la partita contro il Genoa, decretando l'espulsione (giusta) di Leonardo Bonucci. Nel post-partita, però, Vincenzo Montella si è lamentato. Non per il rosso al suo capitano, bensì per i mancati rigori al Milan. Oggi, ai microfoni di Radio 1, ha risposto Marcello Nicchi, presidente dell'AIA.

Ecco le sue parole: "In cinquant'anni di moviola sono cambiate tante cose. Sono stati fatti passi avanti. Siamo contenti del VAR, non tutto all'inizio può essere perfetto, ma se vediamo le percentuali siamo a un errore su dieci interventi. Va perfezionato e non bisogna abusarne. Bisogna velocizzarsi, ma funziona bene. Gli errori ci stanno. La Ferrari perde un Gran Premio per una candela da 30 euro dopo investimenti milionari... Qualcuno ancora non ha capito. Come quelli che pensano di farla franca o chi va dall'arbitro dicendo di collegarsi o chi protesta anche dopo la decisione. Non rispondo alle parole di Montella. Si dovrà adeguare anche lui, non se la gioca solo lui la carriera, ma tutti. Allenatori, giocatori e arbitri. Quando le cose non vanno, affiora il nervosismo. Se il Milan girasse al 100% non commenterebbe gli episodi. Ovviamente gli auguro di risolvere i problemi. Bisogna assuefarsi alle innovazioni. Due sono gli aspetti: auspico che a breve, quando avremo finito di spiegare a tutti il protocollo, non parleremo più del VAR. C'è una regola: non si torna indietro e tutti dovranno studiarsela. Spero che si smetta di parlarne. Parlare di una gomitata di uno che spacca la testa a un altro è tempo perso. Per il futuro si potrebbero far vedere i replay negli schermi degli stadi, non ora. Ora è uno strumento eccezionale, che funziona. Gli arbitri però devono dirigere come se non ci fosse. Dovremo smettere di parlare di certe cose".

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