Come sottolineato dall'edizione odierna del 'Corriere della Sera' se il 2017 è stato un anno molto importante per il Milan, ceduto da Fininvest ai cinesi, l'anno che si inaugurerà domani sarà, invece, di importanza capitale per comprendere le sorti del progetto della nuova proprietà del club di Via Aldo Rossi.
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Nodo debito e scoglio UEFA: Milan, un 2018 cruciale per i cinesi
Durante la sosta del campionato, a gennaio, l'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, si recherà infatti in Cina per incontrare il proprietario e Presidente rossonero, Yonghong Li, ripartito venerdì scorso da Milano: il summit rappresenterà l'occasione per verificare i programmi ed i progetti intrapresi da 'Milan China', società istituita per veicolare in oriente il brand commerciale A.C. Milan.
Prima, però, ovvero il 6 del prossimo mese, scadrà il periodo di esclusiva di 8 settimane siglato, grazie alla mediazione dell'advisor Bgb Weston, con Highbridge, il fondo che, nelle intenzioni del Milan, dovrebbe rifinanziare il debito con Elliott: nei prossimi giorni, ha evidenziato il 'CorSera', verrà sottoposta alla società rossonera la proposta di rifinanziamento che sarà valutata da Fassone. Il Milan, che nel frattempo sta valutando anche altre soluzioni, conta di poter dare una risposta entro fine mese.
In caso di accordo, il Milan potrebbe presentarsi alla UEFA, la prossima primavera, con maggior serenità nel momento in cui si discuterà del settlement agreement. Serenità che David Han Li, braccio destro di Yonghong Li e direttore esecutivo del club, viene infusa alla squadra quando i cinesi sono presenti: motivo per cui Han Li avrebbe preso una casa a Milano.
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