- Calciomercato
- Redazione
archivio2017
Dal nostro inviato a Vienna, Luca Fazzini
Di motivi per distrarsi, a Vienna, ce ne sono molti. Una temperatura perfetta per girare la città, i diversi monumenti e l'atmosfera tranquilla fanno sì che la passeggiata per la città che fu di Mozart possa essere piacevole. All'Ernst Happel Stadion, precedentemente e comunemente conosciuto come 'Prater', però, sarà tutt'altro che una passeggiata. Semafori verdi alle ore 19 per il Milan, chiamato da subito a mettere il proprio muso davanti a tutti in un girone che Montella definisce 'tutt'altro che scontato. Sono partite da vincere, al di là dell'avversario. L'Austria Vienna, così come il Rijeka, sono squadre sottovalutate'.
Lo stadio austriaco conserva in sè un doppio amarcord dolceamaro. Si scrive 'Prater', si legge 'finale di Coppa dei Campioni'. Nel 1990, i rossoneri di Sacchi alzarono il trofeo proprio qui, nell'1-0 contro il Benfica firmato Rijkaard. Cinque anni più tardi, invece, Vienna si rivelò tremenda per il Milan, sconfitto 1-0 dall'Ajax con un gol di Kluivert, che - scherzo del destino - pochi mesi dopo sarebbe diventato rossonero.
Stasera, però, non ci sarà spazio nemmeno per i ricordi, oltre che per le distrazioni. La sconfitta di domenica è stata una doccia fredda, ma Montella ha voglia di ripartire. A questo proposito, il tour de force che attende il Milan nelle prossime tre settimane è un aspetto positivo: dopo quattro giorni, l'Europa presenta già il biglietto per il riscatto. “Non siamo quelli di domenica scorsa. Quello che mi aspetto è una reazione sul piano temperamentale. Dobbiamo dare risposte continue” ha dichiarato ieri Montella, che stasera varerà la difesa a tre. La prima risposta passa dal Prater. Possibilmente senza distrazioni, anche nella bella Vienna.
TI POSSONO INTERESSARE ANCHE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA