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Quella di ieri è stata una partita dal significato particolare per il Milan: i rossoneri hanno infatti aperto il loro campionato e una nuova era della loro storia, quella cinese, fatta finora di grandi investimenti e che attende, sul campo, i frutti di un'estate faticosa e dispendiosa sotto tutti i punti di vista. La rivoluzione rossonera ha portato 11 nuovi giocatori a Milanello, praticamente una squadra intera, ma, nella partita di ieri vinta per 3-0 su un compassato seppur vivo Crotone, si è erto uno dei pochi che non ha subito contraccolpi dagli sconvolgimenti del calciomercato: Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre, meglio noto col nome di Suso. Lo spagnolo, rifiutati gli interessamenti provenienti dall'estero e dall'Italia, , e in procinto, ha regalato una prova di assoluto livello: sempre presente in ogni azione pericolosa del Milan, è partito, come di consueto, da destra ma ha svariato per tutto il fronte d'attacco; dribbling come specialità della casa e cross puntuali per le punte, come in occasione dell'assist per il 2-0 firmato da Cutrone; a concludere il tutto il gol del 3-0 che ha chiuso il match già al '24 del primo tempo. Una prestazione esagerata che riconferma Suso come una vera spina nel fianco di ogni difesa, capace di rompere gli schemi di qualsiasi organizzazione di gioco, e che rilancia un giovane (il ragazzo ha ancora 23 anni) che si sta confermando a livelli eccellenti dopo un'annata, la passata, già di per sé ottima e che, a questo punto, guarda al futuro con ancor più fiducia. Lo spagnolo, che ha fatto sì che la difesa del Crotone si sciogliesse come burro al sole, continuerà con i rossoneri perché sia la società sia Vincenzo Montella sono sempre più intenzionati a puntare sul suo talento: in un Milan che cambia, Suso c'è sempre.
Valerio Paini
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