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È ufficialmente iniziata, nel migliore dei modi, l'avventura del Milan in Europa League. I rossoneri hanno mostrato tutt'altra testa rispetto a quella vista in campionato domenica scorsa contro la Lazio. Per la prima volta Vincenzo Montella ha schierato la difesa a 3, con Hakan Calhanoglu interno di centrocampo che tendeva ad accentrarsi dietro le due punte: Andrè Silva e Nikola Kalinic. La differenza con gli ultimi match si è vista immediatamente e, dopo soli 7 minuti i rossoneri si sono portati in vantaggio. Rete proprio di Calhanoglu, che se l'è costruita bene, andando a recuperare palla sulla linea mediana, portandola avanti e servendo Kalinic in area, il croato l'ha restituita al numero 10 che ha lasciato partire uno splendido destro dal basso verso l'alto in diagonale, che si è infilato sotto l'incrocio. Passano pochi minuti e sempre Calhanoglu recupera un pallone sulla trequarti avversaria in scivolata e serve subito Andrè Silva, che a tu per tu con il portiere colpisce di prima intenzione e fa 2-0. Il Milan chiude immediatamente la pratica al 20', forse in uno dei momenti migliori dell'Austria Vienna. Stavolta è Lucas Biglia a impossessarsi della sfera, servendo ancora una volta il turco, fulcro della manovra milanista, il quale dimostra che l'asse con Andrè Silva funziona molto bene: lancio splendido in verticale a cercare il bomber portoghese, che ancora una volta è freddissimo e mette dentro. 3-0. Il resto della prima frazione vede il Milan in totale controllo della sfida. Solo un'altra occasione, ancora per Calhanoglu, su punizione.
Il secondo tempo si apre con l'Austria Vienna tutto all'attacco e al 48' la squadra austriaca trova subito la rete del 3-1, con Borkovic. Dopo un avvio sottotono, il Milan torna all'attacco, scosso dalla rete subita. La prima occasione della ripresa arriva al 53' minuto, sui piedi di Kalinic, che da posizione defilata calcia alto. Non era facile. Al minuto 57, dopo una potenziale occasione austriaca causata da un'uscita rischiosa di Gianluigi Donnarumma, è ancora il Milan ad andare in gol! Ancora Andrè Silva, riceva palla da Franck Kessiè e dalla stessa posizione da cui Kalinic poco prima ha tirato alto, lui ha insaccato. Il Milan rimette subito le cose in chiaro. Dilaga il Milan al 63': Suso, appena entrato al posto di Kalinic, lascia partire un grandissimo sinistro dalla lunghissima distanza, che si alza enormemente, per poi abbassarsi all'improvviso e sorprendere il portiere dell'Austria Vienna. Gol capolavoro. 5-1 Milan.
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Serviva una risposta soprattutto dai nuovi acquisti. Risposta che è arrivata. I migliori del match sono tre giocatori che finora erano stati, forse eccessivamente, oggetto di critiche. Impossibile non menzionare tra i top delle nostre pagelle Hakan Calhanoglu. Il turco è stato vero e proprio protagonista, partecipando attivamente ai tre gol rossoneri arrivati nel primo tempo. La bellissima rete che apre le marcature è sua, mentre gli altri due gol nascono da due suoi assist, entrambi di pregevole fattura. A raccogliere i due passaggi del numero 10 c'è stato in entrambe le occasioni Andrè Silva, secondo top di giornata. Il portoghese ha messo a tacere chi lo accusava di non segnare: tre reti, tutte da vero bomber. Freddissimo. Il terzo migliore in campo è Lucas Biglia. Tutti i palloni sono passati dall'argentino, che si è comportato da vero regista, con ottimi risultati. Una menzione anche per Alessio Romagnoli, che al rientro dall'infortunio è stato praticamente impeccabile in tutte le chiusure.
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Non sono veri e propri flop, ma diciamo che sono i giocatori che, a nostro giudizio, hanno brillato meno. Si tratta dei due esterni di centrocampo, entrambi ormai non più abituati a giocare in quella posizione e che sono stati poco chiamati in causa. Luca Antonelli e Ignazio Abate si sono visti poco e quando si sono visti non hanno lasciato il segno. Il terzo, forse realmente l'unico con qualche colpa è Cristian Zapata, che si è fatto sorprendere in occasione del gol dell'Austria Vienna, anche se per il resto ha disputato una gara attenta. Per il resto, prova realmente positiva di tutta la squadra.
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Lezione imparata dalla Lazio. Vincenzo Montella non sbaglia più. Il tecnico rossonero stavolta non sbaglia nulla. Formazione perfetta dal primo minuto: si rivela vincente anche la scelta di schierare Calhanoglu dal primo minuto come trequartista e di mettere in campo due punte. Quando si vince, si sa, i giudizi sono sempre positivi, ma ciò che era importante era dimostrare di aver capito i propri errori e non commetterli ancora. Tutto fatto. Montella promosso.
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