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Pagelle Cagliari-Milan: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Locatelli Cagliari-Milan
Ultimo impegno della stagione 2016-2017 per il Milan, di scena allo stadio 'Sant'Elia' di Cagliari: tutto il meglio e il peggio della partita dei rossoneri

Daniele Triolo

L'ANALISI

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Clima di festa al 'Sant'Elia', alla sua ultima gara prima del pensionamento, tra un Cagliari già salvo ed un Milan già in Europa League e con la testa proiettata sul mercato. Le due squadre, alle prese con numerose assenze, si affrontano a viso aperto e le occasioni da gol arrivano subito: dopo nemmeno 1', su cross di Artur Ionita, l'ex di turno, Marco Borriello, sfiora la rete di testa in tuffo. Al 5' i sardi vanno ad un passo dal vantaggio: l'argentino Diego Farias, lanciato in contropiede, serve l'accorrente Ionita, il cui bolide di collo destro centra in pieno la traversa. All'11', poi, è Nicola Murru a tentare, dal limite dell'area, di impensierire Gianluigi Donnarumma ma la sua conclusione termina alta. Il Milan preferisce tenere i ritmi bassi, facendo girare il pallone (non troppo rapidamente) alla ricerca di un varco nella retroguardia isolana. Il Cagliari però sembra più in partita dei rossoneri ed al 17' passa meritatamente in vantaggio: palla filtrante di Borriello per João Pedro, il brasiliano passa alle spalle del disattento Davide Calabria e si presenta davanti a Donnarumma battendolo inesorabilmente. Al 20' i rossoneri reagiscono con lo spagnolo Suso che tenta la conclusione a giro: il pallone, deviato, finisce in angolo. Sul susseguente corner il Milan recrimina per un intervento sensazionale del giovane portiere rossoblu, Luca Crosta che, da pochi passi, d'istinto, evita il pari rossonero di Carlos Bacca deviando il tocco a botta sicura del colombiano sulla traversa.

La gara è piacevole, godibile, nonostante il grande caldo: Cagliari e Milan tentano di arrivare alla rete anche dalla lunga distanza (Alessandro Deiola per i sardi, Suso per i rossoneri), ma, più in generale, si fanno preferire i padroni di casa. Al 29' il Milan perde Suso, uno dei più positivi, per un infortunio muscolare, e lo sostituisce con Lucas Ocampos, presumibilmente alla sua ultima gara in rossonero. Poco dopo la mezzora il Milan si lamenta per un intervento in area di Murru su Bacca, ma il giovane arbitro Rosario Abisso lascia proseguire: nello scontro, ha la peggio il cagliaritano che, infortunato, viene sostituito da Senna Miangue. I rossoneri provano a concludere in avanti la prima frazione di gioco e chiudono il Cagliari nella propria metà campo, ma c'è tanta imprecisione e Montella non sembra soddisfatto. Ocampos, schierato sul versante destro dell'attacco, si dimostra particolarmente vivace e crea qualche grattacapo alla difesa rossoblu, ma è Gabriel Paletta, al 42', a conquistarsi un calcio d'angolo e, al 44', è Calabria a provarci dalla distanza. Nessun problema per Crosta, ma il Diavolo c'è. Al 48' Juraj Kucka ci prova di testa, ma Crosta fa buona guardia. Il primo tempo al 'Sant'Elia' termina con il Cagliari giustamente avanti per 1-0.

Montella inserisce, ad inizio ripresa, Gianluca Lapadula per Leonel Vangioni e passa alla difesa a tre. Va subito al tiro Bacca, ma la sua conclusione viene deviata sul fondo: sul corner successivo, nessun esito fortunato per i rossoneri. Al 50' João Pedro serve Farias per il primo squillo rossoblu della ripresa. Nel giro di pochi istanti il Milan, entrato in campo in maniera diversa, come atteggiamento e mentalità, va vicino al pari dapprima con Bacca (tentativo rimpallato) e poi con Kucka, impreciso. Il modulo ultra-offensivo di Montella, però, sembra funzionare. Al 55' è Manuel Locatelli a tentare la botta dalla lunga distanza: palla alta sulla traversa. Al 61' il Milan ha la grande occasione per pareggiare: fallo in area di rigore di Ionita su Paletta, Abisso fischia il penalty. Della conclusione si incarica Bacca che spara in bocca a Crosta e fallisce la chance di riequilibrare le sorti del match. Il Milan non demorde e, sull'asse Ocampos-Lapadula, prova a creare insidie dalle parti di Crosta ma è Donnarumma, minuto 68, a dire di no a João Pedro, ad un passo dal raddoppio dei sardi. La vecchia regola del calcio, gol mangiato gol subito, trova immediata applicazione al 71' quando Lapadula, involatosi verso l'area, serve Bacca, steso in area piccola da Crosta. Altro rigore per il Milan, questa volta tira Lapadula che realizza l'1-1 ed il suo ottavo gol in campionato. I rossoneri, però, si ritrovano costretti a giocare l'ultimo quarto d'ora in 10 per l'ennesima espulsione stagionale di Paletta: fuori Bacca, dentro Cristián Zapata. Al 78' il Cagliari va in gol con Han Kwang-Song, ma Abisso annulla (fuorigioco dubbio) poi è Farias a trovare sulla propria strada Donnarumma. Il Cagliari, in superiorità numerica, prova più volte a trovare il gol del raddoppio, ma negli ultimi minuti la gara vive di capovolgimenti di fronte: i sardi chiedono rigore per un fallo di mano di Ocampos (poteva starci), poi sbagliano con João Pedro a due passi da Donnarumma e Han (chiuso da Calabria). Nel recupero, il Cagliari realizza con Fabio Pisacane (in sospetto fuorigioco) il gol della vittoria, in tap-in sulla corta respinta di Donnarumma: i rossoneri concludono il 2016-2017 perdendo 2-1.

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I TOP

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In una gara dove il Milan, a conti fatti, non brilla poi così tanto, una menzione la merita lo spagnolo Suso: l'ex Liverpool, rientrato oggi dopo un turno di squalifica, ha giocato una mezzora positiva. Pimpante, volenteroso, ed un paio di volte alla conclusione insidiosa. Sfortunato, deve arrendersi per noie muscolari. Disputa un buon secondo tempo, se non altro sul piano della volontà dimostrata sul terreno di gioco del 'Sant'Elia', Lucas Ocampos, subentrato proprio allo spagnolo: tanti scatti, molta corsa, qualche buono spunto in velocità e la sensazione che, se avesse avuto più tempo, avrebbe potuto dare anche qualcosa in più a questo Milan. L'argentino, però, tornerà al Genoa per fine prestito. Infine, tra i migliori in campo, nonostante i soli 45' giocati, Gianluca Lapadula: vivace, pungente, presenza viva in area di rigore, l'ex pescarese lotta e sgomita con i centrali rossoblu, e, con l'assist per Bacca, si guadagna e trasforma il rigore del pareggio, seppur momentaneo.

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I FLOP

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Meno male, per Carlos Bacca, che la stagione 2016-2017 è andata in archivio. Il colombiano, rilanciato titolare da Montella, lo 'ricambia' fornendo un'altra prestazione pessima alla causa rossonera: nel primo tempo si incarta spesso sul pallone, poi perde nettamente il duello con il giovane portiere del Cagliari, Luca Crosta, che gli cancella il gol nel primo tempo con una gran parata d'istinto (palla deviata sulla traversa) e poi lo ipnotizza dagli undici metri. Niente gol numero 15 in campionato per il 'Peluca', termina probabilmente nel peggiore dei modi la sua esperienza milanista. Davide Calabria non si rende protagonista di una prova così brutta, più o meno è in linea con i compagni di reparto: imperdonabile, però, il buco in avvio di gara che spedisce João Pedro a tu per tu con Donnarumma per il gol del Cagliari. Ultimo flop di giornata l'ormai solito Gabriel Paletta, il quale, dopo una prova ai limiti della sufficienza (se non fosse altro per essersi procurato il primo calcio di rigore), lascia i suoi compagni in 10 per la quinta espulsione della sua stagione (record) e li condanna all'inevitabile sconfitta.

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IL MISTER

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Più che un giudizio sulla partita odierna, che aveva, con tutto rispetto del Cagliari, realmente poco da dire, quest'oggi giudichiamo la stagione di Vincenzo Montella alla guida del Milan, sicuramente positiva. Partito con l'handicap di un futuro societario incerto ed un calciomercato che, a conti fatti, gli ha regalato (Mario Pašalić e Gerard Deulofeu, da gennaio in poi, a parte), soltanto un nugolo di discrete riserve, l'Aeroplanino è riuscito a riportare i rossoneri in Europa dopo oltre tre anni di assenza, riuscendo nell'impresa sfuggita a Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi ed alla coppia Siniša Mihajlović-Cristian Brocchi. Nel mezzo di un'annata funestata dagli infortuni, soprattutto in difesa ed a centrocampo, e laddove i suoi due centravanti, in coppia, hanno segnato meno di un Ciro Immobile, Montella ci ha aggiunto la chicca della Supercoppa Italiana, strappata con merito alla Juventus nella finale di Doha, per regalare a Silvio Berlusconi un commiato vincente. Merita di proseguire la sua avventura meneghina: magari, con una squadra nettamente rinforzata.

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