Pagelle Milan-Austria Vienna: analisi, giudizi, Top e Flop della gara
L'esultanza del Milan dopo un gol (GETTY Images)
Tutto il meglio ed il peggio, in casa rossonera, della sfida di Europa League appena terminata a San Siro tra il Milan e l'Austria Vienna
Edoardo Lavezzari
L'ANALISI
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Al 23 novembre il Milan è e continua ad essere un cantiere aperto, per molti versi, ma stasera ai rossoneri serviva una vittoria buona per blindare il primo posto nel girone e i sedicesimi di finale di Europa League far morale e una vittoria è arrivata. La partita, sostanzialmente, si decide nella seconda parte del primo tempo. Il Milan parte piano, ma riesce a creare qualche blanda occasione prima di subire un clamoroso gol (nato da un doppio errore sull'asse Donnarumma-Bonucci) al 21' che lo sveglia. Nei 15 minuti seguenti il Milan, per la prima volta in stagione, ribalta un risultato e prima con Ricardo Rodriguez, al 28', poi con Andrè Silva al 36' passa in vantaggio. Pochi minuti dopo arriva anche la rete di Cutrone, che al 42' chiude ogni discorso. Fa poco testo il secondo tempo, l'Austria Vienna, che all'intervallo era già sotto 3-1, sostanzialmente dura un tempo. Il Milan gioca più sciolto, crea diverse occasioni e trova il quarto, al 70' con Andrè Silva, e il quinto, al 90', con Cutrone: partita e sedicesimi di finale sono in cassaforte.
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I TOP
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Facile, oggi, premiare i tre marcatori, anche per motivi che vanno oltre la partita di staasera Lasciato inspiegabilmente fuori contro il Napoli, Ricardo Rodriguez è tornato e ha mostrato ancora una volta di essere padrone incontrastato della fascia sinistra di San Siro e non solo per il gol. Corsa, cross, grinta, questo il suo repertorio. Promossi a pieni voti anche Andrè Silva, sempre più bomber di coppa e Patrick Cutrone: entrambi volitivi e a segno con una doppietta, i due ragazzi si candidano per una maglia da titolare anche in campionato (a maggior ragione visto il momento complesso di Kalinic) e dimostrano che giocare con due punte non è reato.
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I FLOP
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In una serata di ordinaria amministrazione per i rossoneri, che affrontano un avversario davvero modesto, nella lista dei bocciati finiscono Leonardo Bonucci e Gigio Donnarumma, che regalano un gol difficile da accettare alla squadra allenata da Thorsten Fink. Fortunatamente per loro i compagni di squadra rimediano, ma nessuno dei due ha la reale possibilità di riscattarsi vista la pochezza dell'avversario, che nel resto del match crea poco o niente.
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IL MISTER
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Ventiduesima formazione diversa su ventidue partite partite per Vincenzo Montella, che stasera torna alle due punte e a un centrocampo a cinque, almeno in fase di possesso palla. Quando a gestire il pallone sono gli avversari il Milan si sistema praticamente sempre con 4-4-2 abbastanza compatto, con Calhanoglu che si allarga e copre la zona di campo lasciata libera da Ricardo Rodriguez, che scala a fare il quarto difensore. Il suo Milan vince, a tratti convince, ma rimane ancora una squadra in convalescenza. L'Austria Vienna non è un test probante, eppure passa in vantaggio per l'ennesima amnesia difensiva della stagione. Stasera, però, contava solo la vittoria ed è arrivata e per giunta con un roboante poker.