archivio2017

Pagelle Milan-Fiorentina: analisi, giudizi, Top e Flop della gara

Donato Bulfon

Tutto il meglio e il peggio di Milan-Fiorentina, gara andata in scena questa sera a San Siro e che ha visto i rossoneri trovare tre punti pesantissimi

L'ANALISI

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Pur senza giocare una gara che passerà negli annali del calcio il Milan non vince una partita fondamentale, contro un avversario ostico e in fiducia come la Fiorentina, ma mette in campo una buona prestazione soprattutto nel primo tempo. Iniziato il match con il piglio giusto, i rossoneri hanno il merito non solo di passare in vantaggio, ma anche di tornarci dopo il gol, viziato dal fuorigioco di Federico Chiesa, segnato da Kalinic. Solo un palo nega la terza rete a Pasalic, quella che chiuderebbe il match con largo anticipo. Il Milan invece si deve accontentare di un legno e di un secondo tempo tutto di fatica, con la Fiorentina che attacca a testa basta, tiene il possesso palla e costringe Montella a varare un Milan 3-5-2 abbastanza prudente., ma che tiene: i rossoneri rischiano poco e conquistano una vittoria preziosissima.

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I TOP

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Al netto della buona prestazione contro la Lazio, la scelta di affidate le chiavi del centrocampo a Josè Sosa non aveva convito tutti, nel prepartita. L'ex Atletico Madrid ha pensato bene di smentire tutti con una grande prestazione fatta di recuperi importanti, ma soprattutto di giocate di qualità, quelle che troppo spesso sono mancate al centrocampo rossonero in questo 2017. Promosso, assieme al "Principito" anche l'ultimo arrivato Deulofeu che nel ruolo di ala dimostra di trovarsi davvero a suo agio. Nella ripresa Montella decide di rinunciare a lui, per coprirsi. Una decisione comprensibile, l'ex Everton è stanco, ma il suo apporto è fondamentale e non solo il gol. Menzione d'onore anche per Juraj Kucka. Lo slovacco non solo segna il gol del vantaggio, ma come sempre gioca una partita di grandissima sostanza: dalle sue parti passare è davvero difficile.

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I FLOP

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In una serata tutto sommato felice per i rossoneri, non tutti hanno brillato, soprattutto nel secondo tempo. Impossibile non notare le difficoltà in difesa di Gustavo Gomez, che ha concesso davvero troppo a Kalinic in diverse occasioni, ma anche le difficoltà di Leonel Vangioni. L'argentino si prende un giallo a inizio partita per un intervento davvero brutto e poi, proprio come contro la Lazio, cala sul lungo periodo, giocando un secondo tempo da dimenticare dopo una prima frazione incoraggiante. Il ritmo partita ancora gli manca e si vede. Bocciato, infine, anche Carlos Bacca. Il colombiano torna titolare, ma incide pochissimo sul match e spesso sembra quasi un corpo estraneo, ma è anche sfortunato. Negli ultimi minuti del primo tempo mette sui piedi di Deulofeo, di prima, un pallone perfetto, ma il guardalinee alza la bandierina per un fuorigioco che non esiste e ferma lo spagnolo lanciato a rete. Citiamo, per chiudere, Suso che non solo non gioca una partita brillante, ma si inventa una simulazione che gli costa un giallo e che vanifica una grande occasione di chiudere la partita.

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IL MISTER

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Promosso anche il Mister, che dopo l'esperimento di Roma, contro la Lazio, decide di tornare sui suoi passi e rinuncia al falso nueve. Se è vero che Bacca non brilla particolarmente, è altrettanto vero evidente che Deulofeu si trova decisamente più a suo agio nel ruolo ruolo di ala, piuttosto che in quello di attaccante. Non convince a pieno la scelta di Gustavo Gomez, ma del resto in difesa le scelte sono quasi obbligate vista la lunga lista di indisponibili. Vincente, invece la decisione di puntare su Josè Sosa il "Principito" sbaglia poco e spesso regala passaggi importanti. Nella fase centrale della ripresa il Milan si abbassa troppo, Montella si accorge del problema, si sgola, fino a che decide cambiare il tutto, inserendo un difensore centrale in più, passando ad un 3-5-2 che in fase difensiva diventa un 5-3-2 blindato: il Milan, con la difesa "bandita" dal presidente Berlusconi, salva una vittoria importantissima in ottica Europa League e congeda, virtualmente, l'era Berlusconi sdognanando un modulo proibito finora in Casa Milan.

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