Era il 28 luglio e andò in scena uno scontro tra titani. James Pallotta, dall'America, aveva accusato il Milan; pronta la replica di Marco Fassone, che ha portato immediatamente alle scuse del presidente giallorosse. Al centro della discussione, il mercato con le sue spese, i bilanci, i debiti e i pagamenti, scrive La Gazzetta dello Sport. A vincere il duello senza dubbio l'amministratore delegato rossonero, visto che le accuse erano arrivate dalla Roma, ma quando Fassone ha invitato il Presidente al confronto, Pallotta non ha potuto far altro che arrendersi. Da quel momento niente più match. Ce ne sarà uno, ben più importante, stasera in campo. Sugli spalti, ci sarà solo Fassone. Neanche in Lega c'è stata occasione di scontro, visto che l'americano la frequenta raramente. Ma ricapitoliamo ciò che era successo: Pallotta aveva definito folle ciò che stava facendo il Milan, dicendo stesse perdendo la testa e che se non fosse andato in Champions League avrebbe rischiato grosso, perché non aveva i soldi necessari.
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Pallotta vs Fassone, duello in campo dopo quello in estate
I due si sono dimostrati diversi anche nel modo di rilasciare le dichiarazioni. Pallotta ha tuonato a una radio in America, mentre Fassone ha risposto in un video, molto pacato, in auto. L'amministratore delegato del Milan si disse sbalordito in primis per lo stile e poi per le tante imprecisioni. Sottolineò che ogni operazione di questo tipo viene effettuata con la leva finanziaria e che il piano rossonero prevede che gli stipendi non superino mai il 50-60% dei ricavi. Poi, la frecciatina: il fatturato del Milan è nettamente superiore a quello della Roma. Infine, l'invito a confrontare i bilanci dei club. Game, set e match. Pallotta costretto a scusarsi augurando il meglio ai rossoneri, magari a eccezione di stasera.
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