A volte contano ancora più i rapporti umani dei soldi. Il caso Gianluigi Donnarumma sembrava dimostrare il contrario, ma l'incontro tra la famiglia di Gigio, Vincenzo Montella e suo papà pare abbia cambiato le cose. Un incontro ovviamente non casuale. Tutto organizzato nei minimi dettagli, sfruttando le vacanze in Campania dell'Aeroplanino. Incontro che, come detto, pare sia servito. Ne è rimasto particolarmente contento il papà di Gigio, Alfonso Donnarumma, che dopo i giorni di silenzio, ieri ha commentato, come riporta La Gazzetta dello Sport: "Spero che il clamore mediatico su questa vicenda finisca presto. Noi genitori non condizioneremo le scelte di Gigio, ci auguriamo solo il meglio per lui e la sua felicità. Con Montella e il padre abbiamo preso solo un caffè, ma sono contento della loro visita, sanno cosa si prova in momenti come questo".
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Papà Donnarumma: “Vogliamo solo la felicità di Gigio”
Eh sì, perché Montella da ragazzino è emigrato esattamente come Donnarumma per cercare di diventare un campione e a soli 22 anni è stato protagonista del delicato trasferimento dal Genoa alla Sampdoria. Ecco perché lui e suo papà hanno spiegato alla famiglia come al Milan Gigio sia sostenuto prima di tutto nel percorso umano, prima che tecnico. Si tratta sempre di un 18enne, che ha una vita da affrontare da solo. All'incontro erano presenti anche la fidanzata e la nonna materna. Tutta la famiglia sale spesso a Milano per aiutarlo, arrivare a Madrid non sarebbe esattamente la stessa cosa... Mino Raiola assicura sostegno anche nella capitale spagnola, ma di certo Gigio perderebbe alcuni punti di riferimento e sarebbe costretto a crescere più in fretta.
Uno dei punti di riferimento che perderebbe sarebbe Alfredo Magni, preparatore dei portieri del Milan, fondamentale nella crescita di Donnarumma, che se lo sarebbe portato anche all'Europeo Under 21. Probabile che proprio Magni abbia fatto da gancio per l'incontro tra la famiglia Montella e quella Donnarumma. Inoltre il riferimento dell'Aeroplanino era anche il ristorante Mamma Mia, gestito dallo stesso proprietario del "Kaimano" dove spesso va a Milano, così come Donnarumma stesso. Una vera e propria enclave rossonera a Castellammare.
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