Pasalic, il tuttofare: in mezzo il Milan punta tutto su di lui

Contro il Bologna l'uomo del giorno è stato Mario Pasalic che ha trovato, a due minuti dalla fine, il gol vittoria al termine di una battaglia che il Milan ha affrontato in 9 contro 11 per più di mezz'ora e che ha agguantato anche grazie al lavoro oscuro del talento croato, il quale ha quindi festeggiato nel migliore dei modi il suo 22esimo compleanno, raccogliendo il bellissimo regalo-assist offerto da Gerard Deulofeu. C'è da dire che la prestazione non è stata comunque delle più brillanti: Mario, come tutta la squadra, ha fatto fatica a imporsi contro la compagine felsinea ma, nel momento più difficile, è stato tra quelli che ha lavorato maggiormente su entrambe le fasi, letteralmente sdoppiandosi. Il suo contributo è stato determinante perché ha permesso alla squadra di non reagire passivamente alle offensive della squadra di Donadoni, andando anzi a recuperare palloni per poi inserirsi, con una discreta regolarità, nelle trame offensive e fiondandosi poi in attacco per raccogliere le giocate di uno splendido Deulofeu, autentico mattatore della serata. Ed è proprio questa una delle qualità migliori di questo giocatore e che fino a ora è mancata al centrocampo del Milan: l'inserimento senza palla delle mezzali in cerca del gol, risorsa fondamentale, se non necessaria, per il proseguo del campionato soprattutto se si vuole raggiungere il tanto agognato posto in Europa League. Ora, con la penuria di uomini a centrocampo data dagli infortuni e dalle squalifiche, Mario si erge sempre più a colonna insostituibile del pacchetto centrale, una mezzala di quantità e qualità, abile sia a rompere il gioco che in fase offensiva, per affrontare al meglio i prossimi importanti, e imminenti, scontri diretti per l'Europa: la delicatissima trasferta di Roma contro la Lazio e la sfida interna contro la Fiorentina di Paulo Sousa.

Valerio Paini

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